Niente treni da Catania a Siracusa per tutta l’estate Per lavori sulla tratta. Pendolari: «Si lavori di notte»

Niente treni per tutta l’estate tra Catania e Siracusa. E poi ancora per altri due mesi nel 2017. La tratta ferroviaria della dorsale ionica, a partire dal 12 giugno, sarà interessata dai primi interventi di velocizzazione: si tratta di adeguamento di stazioni, gallerie, rifacimenti di ponti. Lavori che presuppongono un’interruzione totale fino al 4 settemnre, ma su cui, nonostante l’imminenza dell’avvio, non sembra ancora esserci accordo. 

«Che la tratta chiuderà è certo – spiega a Meridionews Fulvio Bellomo, dirigente generale del dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti – ma stiamo vigilando e lavorando per assicurare gli autobus sostitutivi, mentre continua una fase di ragionamento con Trenitalia». Della stessa opinione è anche Giovanni Pistorio, assessore regionale ai Trasporti che conferma la «necessità della chiusura della tratta per i lavori di miglioramento del servizio, con la garanzia dei bus navetta per far fronte ai disagi che ci saranno in quei tre mesi».

Eppure, il direttore regionale di Trenitalia Maurizio Mancarella dichiara che «dopo la rimostranza degli enti locali su questa decisione, stiamo provando a ragionare per trovare alternative alle modalità di chiusura, scelte da Rete Ferroviarie Italiane, per evitare i disagi che il blocco totale della tratta arrecherebbe a molte persone».

Un’alternativa potrebbe essere quella proposta dal presidente del comitato pendolari siciliani, Giosuè Malaponti. «Abbiamo chiesto – spiega – di organizzare i lavori prevedendo la chiusura della linea ferroviaria tutti i giorni dalle ore 19.30 alle 4.30 e il sabato e la domenica per l’intera giornata, in modo da ridurre al minimo i disservizi anche se siamo consapevoli che, in questo modo, si allungherebbero i tempi di realizzazione dei lavori».

I lavori, che saranno effettuati in due fasi, per una spesa complessiva di 81 milioni di euro, prevedono un primo periodo di chiusura dal prossimo 12 giugno al 4 settembre e poi altri 60 giorni nel 2017. La proposta avanzata dalla Filt Cgil, dopo l’incontro con Rfi regionale, di posticipare questi interventi nel periodo autunnale «penalizzerebbe maggiormente – ha commentato Malaponti – circa un migliaio di pendolari al giorno che si muovono abitualmente in treno per andare a lavoro o all’università».

Secondo il presidente del comitato pendolari, inoltre, la politica locale non si è mai interessata ai problemi del trasporto ferroviario finché non hanno riguardato l’aspetto strettamente economico legato al turismo. «Il punto vero della questione – aggiunge Malaponti – è che, per quanto riguarda questi lavori della tratta ferroviaria Catania-Siracusa, si era sempre parlato di raddoppio della linea e adesso, invece, si parla in modo vago di ammodernamento o di velocizzazione con il rischio che questo faccia cadere nel dimenticatoio le reali necessità. Noi – conclude – non ci accontenteremo più dell’uovo oggi che sarebbe l’ammodernamento, ma vogliamo direttamente la gallina oggi, ovvero il raddoppio della linea ferroviaria».


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