Niente allenamenti nelle palestre delle scuole a Paternò Società sportive: «Costretti a sportarci in altri Comuni»

Da qualche settimana è in corso a Paternò una lotta da parte di alcune società sportive del territorio. Riunitesi all’interno del comitato Il Palazzetto. L’obiettivo della mobilitazione è quello di fare valere le proprie ragioni contro la decisione dei dirigenti scolastici degli istituti cittadini di non concedere l’utilizzo delle palestre per gli allenamenti. A comporre il comitato sono: Paternò Volley, Basket club Paternò, Volley club Academy, Paternò Badminton, Siciliamo, Le Racchette, New Victory e Città Viva. 

Un decreto del governo guidato da Mario Draghi avrebbe messo una serie di paletti – legati alle restrizioni per evitare la diffusione del Covid-19 – per l’utilizzo della palestre scolastiche nelle Regioni di colore giallo. Da qui l’irrigidimento dei dirigenti scolastici. Allo stato attuale le società sportive paternesi che fanno parte del comitato sono costrette ad allenarsi nelle strutture di Santa Maria di Licodia e Ragalna. Una decina di giorni addietro si era svolto a Paternò all’interno della biblioteca comunale un incontro aperto ai dirigenti scolastici, alle federazioni sportive, associazioni e amministrazione comunale. Alla riunione aveva partecipato, da remoto, la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia la quale aveva assunto uno specifico impegno: ossia una circolare che avrebbe dovuto fare chiarezza sull’utilizzo delle palestre. 

Il problema è legato, in sostanza, all’interpretazione della normativa vigente in merito alla colorazione della Regione. Le associazioni sportive attraverso una missiva inviata a Coni, Miur, Regione e vertici istituzionali regionali e locali hanno lanciato una sorta di ultimatum: se entro lunedì 4 ottobre non dovesse cambiare nulla e non saranno adottati interventi concreti i componenti del comitato si dicono pronti a manifestazioni eclatanti: come allenarsi in strada o magari, in estrema ratio bloccare eventi sportivi che si disputerebbero in altri impianti. 

«Non possiamo aspettare i tempi lunghi della burocrazia –  spiega Antonio Santangelo, portavoce del comitato – Lo sport a Paternò è morto o comunque è in agonia. Siamo costretti ad andare altrove per espletare delle attività educative oltre che agonistiche». La questione è giunta all’attenzione del Consiglio comunale e del sindaco Nino Naso e si lavora per una seduta consiliare ad hoc. «L’amministrazione non è rimasta insensibile alla questione – sostiene Naso – abbiamo inviato al riguardo delle comunicazioni a tutti i dirigenti scolastici. Le palestre scolastiche potranno essere utilizzare dalle società sportive nel momento in cui i dirigenti comunichino gli orari in cui non c’è attività curriculare. Il tutto nelle prossime ore sarà concordato». La stessa problematica si era registrata nelle scorse settimane anche a Catania. La questione però nel capoluogo etneo sembrerebbe essere rientrata. 


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