Nicotra, l’onorevole che fu chioccia dei nuovi renziani Il passo indietro per spianare la strada a Sammartino

Tre per uno fa (quasi) trentatré. L’ultima reincarnazione politica di Pippo Nicotra si era risolta nella somma algebrica di potenze elettorali che hanno cambiato, forse senza possibilità di ritorno, i connotati del centrosinistra siciliano. (Quasi) 33mila infatti sono state le preferenze incassate, a novembre 2017, dal dem Luca Sammartino, consacratosi il deputato Ars più votato di Sicilia. Quel trionfo nasce appunto dalla sbandierata fusione di tre onorevoli in uno. L‘ex sindaco di Aci Catenaarrestato oggi per concorso esterno in associazione mafiosa, tentata estorsione e voto di scambio politico-mafioso, per la prima volta dopo 17 anni ininterrotti di Ars, decide di non candidarsi. Non un ritiro dalla politica, però, perché il suo appoggio, come lo stesso Nicotra si soffermava a spiegare, venne dirottato sul rampante 33enne. Qualche giorno fa indicato da Mirello Crisafulli come possibile candidato alla segreteria regionale del Pd

L’operazione la completava Valeria Sudano, una dei due senatori dem isolani eletti il 4 marzo (l’altro è Davide Faraone). Tutti e tre deputati regionali uscenti: Sammartino e Nicotra eletti nel 2012 in quell’Udc che mollò Silvio Berlusconi per andare con Rosario Crocetta; Sudano, nipote 40enne del potente ex senatore Mimmo, democristiano con entusiasmo convertitosi al renzismo, era stata eletta nel centrodestra, in Cantiere popolare. Tutti e tre pilastri dell’arrembante progetto di Articolo 4, la testa di ponte post-centrista che, nel 2015, aderisce in pompa magna al Pd con passaporto appunto renziano. Ma con sfumature differenti: «I miei compagni di percorso sono dei giovani alla prima esperienza», ricordava Nicotra durante un’iniziativa pubblica. 

Loro i giovani interpreti del nuovo centrosinistra, Nicotra il player con una variopinta esperienza partitica da mettere al servizio della causa. A ben guardare quella articolista è una delle poche fasi della sua lunga carriera che non inciampa in inchieste giudiziarie. Nuovo Psi, epoca del primo ingresso all’Ars, agli albori del cuffarismo. Poi l’Mpa dell’ascesa irresistibile di Raffaele Lombardo. Nel 2008, dato l’affollamento nell’allora partitone autonomista, Nicotra piazza la virata nel Pdl dei massimi splendori: 34 seggi all’Ars tra cui il suo. Infine, tornato primo cittadino di Aci Catena, affronta l’ultima campagna per Palermo nell’Udc crocettiano che elegge anche l’allora matricola Sammartino e Lino Leanza. Sono quei mesi del 2012, secondo le accuse della procura di Catania, durante cui un voto per Pippo Nicotra costava 50 euro, con la mediazione mafiosa del gruppo dei Santapaola di Aci Catena. 

L’imprenditore dei supermercati segue poi il grande regista dell’idea Articolo 4. L’ex Mpa Leanza assembla il nuovo contenitore per dirottare la linfa di cuffarismo e lombardismo in dissoluzione verso il nuovo centrosinistra. Ma l’enfant terrible fra i partiti isolani viene poi abbandonato dal suo stesso Pigmalione – Lino Leanza, appunto – mai convinto dell’adesione vera e propria al Pd. Nicotra stavolta non ci sta, sceglie il duo Sudano e Sammartino e si iscrive con loro nel gruppo parlamentare dem a Palazzo dei Normanni. Il resto è storia recente: tre per uno fa (quasi) trentatré. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]