I retroscena in vista della scadenza del 17 novembre, quando saranno presentate le candidature alla segreteria regionale. Le primarie dovrebbero tenersi a metà dicembre. Ma in questo clima, lavare i panni sporchi in piazza non conviene a nessuno
Nel Pd volano gli stracci in vista del congresso Un profilo unitario tra Piccione, Librizzi e Bruno
Il conto alla rovescia in vista della presentazione delle candidature è agli sgoccioli. Entro sabato 17 novembre saranno resi noti i nomi per la corsa alla segreteria del Partito democratico siciliano e, in un clima da eterna lotta fratricida, l’ultimo tentativo a cui si lavora senza sosta in queste ore è quello di una candidatura unitaria che faccia evitare i gazebo per le primarie.
Le europee sono troppo vicine, il Pd è ai minimi storici e se oltre a tutto questo i panni sporchi finissero nelle piazze siciliane, il nuovo segretario potrebbe trovare soltanto macerie. Così, ecco che dopo il guanto di sfida lanciato pubblicamente da Luca Sammartino attorno al nome del luogotenente di Matteo Renzi in Sicilia, Davide Faraone, di nomi in queste ore se ne sono fatti parecchi.
Come già detto, i sostenitori di Nicola Zingaretti non sembrano intenzionati a convergere sul nome di Faraone. Al contrario, rilanciano facendo circolare il nome di Teresa Piccione (o di Renzo Bufalino). Insomma, se il senatore dem (che al momento non si espone né in una direzione né nell’altra) non volesse fare un passo indietro in nome dell’unità del partito, si profilerebbe il pubblico lavaggio dei panni sporchi ai gazebo. E a quel punto anche gli orfiniani potrebbero puntare a una candidatura terza, che non li faccia esporre né a favore della corrente di Renzi, né dalla parte di Zingaretti. Insomma, un disastro.
Così ecco che in molti, da più aree politiche, si dicono pronti ad accettare un nome unitario che non frammenti ulteriormente il partito. Ma che, a quel punto, non sia uno dei big del partito in Sicilia. Un po’ come avvenuto col giovane Fausto Raciti, quattro anni fa.
In quest’ottica, a farsi spazio sono i profili di Gandolfo Librizzi, fedelissimo di Faraone (ma sembra che non sia stato lui a proporlo), già negli uffici di diretta collaborazione di Alessandro Baccei durante il governo Crocetta, e di Giuseppe Bruno, attuale presidente del partito nell’Isola. Al momento, a trovare un consenso più trasversale sarebbe Librizzi. Ma da qui a sabato potrebbe ancora accadere di tutto.