Partirà tra due giorni da Lampedusa con un unico obiettivo: soccorrere i migranti in mare. È approdata ieri a Palermo la nave Aquarius, una guardapesca di 77 metri che può ospitare fino a 500 persone e che è diretta nel Canale di Sicilia per compiere la sua missione umanitaria di salvataggio di naufraghi, migranti in fuga sui barconi salpati dalle coste del nord Africa. Il tutto nato dalla volontà della società civile in diversi Paesi europei: Germania, Francia, Inghilterra e, adesso, anche l’Italia. Oggi intanto sono stati soccorsi 731 migranti dalle navi della Marina militare durante il pattugliamento del Canale di Sicilia nell’ambito dell’operazione Mare Sicuro.
Aquarius è disponibile per essere visitata e anche il sindaco Leoluca Orlando e il presidente della consulta delle culture Adham Darawsha sono andati ad incontrare l’equipaggio, insieme a loro c’è anche il console tunisino. L’idea nasce da un capitano di marina tedesco Klaus Vogel che fonda l’associazione Sos Mediterranee e comincia a raccogliere fondi. In breve tempo anche altri Paesi decidono di aderire al progetto, così nascono le delegazioni in Francia, Inghilterra e, da qualche giorno, anche l’associazione italiana. In meno di un anno grazie al crowdfunding e alle donazioni di privati e associazioni si riesce a raccogliere circa un milione di euro, con i quali si acquista la nave e si potranno coprire le spese per tre mesi di navigazione. Intanto la raccolta fondi continua: «Speriamo di recuperare altri soldi così da non doverci fermare subito dopo – spiega Valeria Calandra, presidente della neonata associazione italiana – speriamo anche di allargare le maglie della rete di associazioni e che presto aderiscano altri Paesi».
Sempre nell’ambito dell’iniziativa di oggi, dalle 16.30, presso il teatro Agricantus si terrà un incontro cittadino per illustrare il progetto. A seguire, alle ore 18.30, sarà presentato lo spettacolo teatrale Deserto d’acqua, sul tema delle migrazioni e dell’accoglienza, prodotto dal teatro Atlante. «Aquarius – dichiara il sindaco Orlando – è una missione frutto della passione e dell’amore della società civile e nasce per dare una risposta forte e immediata agli egoismi finanziari e alle meschinerie politiche di un’Europa che sta smarrendo il senso della sua ragione fondativa. È significativo, – aggiuntge il primo cittadino – il fatto che si sia voluto far tappa nella nostra città che, con la Carta di Palermo, continua a chiedere a gran voce l’abolizione del permesso di soggiorno e il riconoscimento della mobilità come diritto umano».
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