Realizzare un cortometraggio con soli tremila euro, prodotto su pellicola, con attori siciliani e tecnici provenienti da tutta Europa. E' quanto sta portando avanti Ben Pace, 26 anni, isolano trasferitosi ad Edimbugo. Girato tra Valguarnera, Acireale ed Enna, il film racconta la storia di un latitante costretto a vivere in una mansarda. Una produzione dal basso che tutti possono contribuire a finanziare
Mura, «storia di latitanza in 16mm» Film low budget tra Enna e la Scozia
Una storia semplice e d’impatto, ripresa in analogico su pellicola, un budget ridottissimo e un cast interamente siciliano. Il tutto girato tra Enna, Valguarnera e Acireale. Sono gli ingredienti di Mura, il cortometraggio low-cost scritto e diretto dal regista ennese Ben Pace, 26 anni. Che tra qualche giorno comincerà le riprese di quello che è il suo film di laurea alla Screen Academy of Scotland, a Edimburgo, dove vive ormai da due anni. Un corto prodotto dal basso, grazie al sostegno economico di fan e semplici curiosi, finanziato con una una raccolta fondi che consiste in un vero e proprio scambio. A ogni donazione, infatti, corrisponde una ricompensa: dalla semplice menzione nei titoli di coda, alla copia del dvd in regalo, fino ad una cena con la troupe. E che «sta già ottenendo un discreto successo. Dei tremila euro necessari per produrre Mura, ne abbiamo raccolti già più di 500. Così speriamo di riuscire a coprire le spese», afferma Ben soddisfatto.
Una trama semplice, che si sviluppa in dieci minuti, ma che riprende tematiche complesse, di riflessione e introspezione. Il protagonista è Nino, boss della mafia latitante che, per sfuggire alla cattura, si nasconde nella mansarda di una casa abbandonata. Nino vive in solitudine, lontano dagli affetti e dalla figlia che adora ma che non può vedere, e senza più potere: non ha più un clan ed è rimasto solo. Finché un giorno una famiglia in cerca di alloggio non occupa la casa confinante con il suo covo. Da qui comincia una convivenza forzata, che isolerà Nino ancora di più e che lo porterà a riflettere sulla sua condizione di prigioniero. «Non può uscire e non ha altra scelta se non quella di nascondersi», racconta il regista, a cui l’idea che sta alla base del film è venuta proprio guardando in tv un servizio sulla cattura di un malavitoso latitante. In questa situazione il protagonista scoprirà che la latitanza non ha nulla di diverso rispetto al carcere. «E che quando ci si deve nascondere come topi in buchi piccoli e sporchi, soldi e potere non servono più a nulla – spiega – L’idea del mio film viene proprio da questo».
Cast tutto siciliano – composto dagli attori professionisti Franz Cantalupo, nel ruolo del protagonista, Vittorio Vaccaro, Luca Iacono e Lorenza Denaro – ma troupe proveniente da mezza Europa. «A darmi una mano ci sono alcuni colleghi del master in Scozia», spiega Ben. Nella crew, infatti, ci sono due professionisti tedeschi, una finlandese e uno spagnolo. A fare da sfondo alla storia, i paesaggi dell’Ennese per gli esterni, una casa a Valguarnera (in provincia di Enna) per gli interni e il porticciolo di Pozzillo (Acireale) per la scena finale. «Ho scelto location che ci permettessero di risparmiare sui costi e ottimizzare tempi e spazi a disposizione. A Valguarnera, ad esempio, abbiamo girato a casa di mia nonna», ammette il regista. Scelte che, insieme alle donazioni, vanno a braccetto con la politica del film: produzione dal basso all’insegna del low budget. Un’idea che «va molto nel Regno Unito e negli Usa, ma che sta prendendo piede anche in Italia, dove la gente partecipa di buon grado», spiega Ben. La pellicola è prodotta dall’associazione culturale ennese Il Picchio, con la collaborazione della Narciso Records.
Una scelta, però, forzata anche dai costi. Mura verrà girato in analogico, su pellicola super16mm. «E’ il modo migliore di contenere i costi alti dei rulli», dice Ben. Che sul perché della scelta di riprendere e sviluppare il suo corto su pellicola invece che su digitale non ha dubbi: «Sicuramente è una scelta controtendenza ma, per l’effetto che volevo ottenere in Mura, l’immagine deve apparire più realistica, anche più sporca – sottolinea l’autore – e l’hd spesso è troppo perfetto, quasi fasullo». «E poi ero stufo di girare sempre in digitale – continua – e la mia scuola incentiva i giovani registi che vogliono lavorare su pellicola. La telecamera che useremo, insieme ad altra attrezzatura, ce l’hanno messa a disposizione loro senza alcun costo». Una strada scelta da molti registi: «Darren Aronofsk, ad esempio, ha girato The Wrestler e Black swan su questo supporto», spiega.
Un ritorno cinematografico nella sua terra per Ben che, dopo la laurea in giornalismo all’Università di Palermo, si è trasferito in Scozia per imparare l’inglese. E c’è rimasto per studiare cinema. «Dopo la laurea ho unito la passione per la scrittura a quella per il cinema e ho capito che potevo scrivere delle cose che fossero mie», racconta. Adesso, facendo il cameriere in un ristorante per pagarsi gli studi, ha costruito un portfolio con quattro lavori, tra cui il corto Liberi tutti, attualmente in concorso al Giffoni Film Festival e che ha ottenuto il patrocinio della Sicilia Film Commission per il patrimonio culturale. «Nel Regno Unito l’istruzione funziona benissimo, gli studenti meritevoli vengono premiati e ci sono tante possibilità per chi dimostra di farcela – sottolinea Ben – Adesso mi piacerebbe trasferirmi a Londra». Intanto si prepara a tornare in Sicilia per girare il suo film, anche se non in maniera definitiva. Nonostante il suo cuore sia rimasto a Enna. «Anche se è difficile, mi piacerebbe ritornare nella mia terra. La mia cultura è qui ed è qui che posso raccontare la gente, i volti, i sentimenti, i pensieri, i punti di vista – racconta – Confesso che ho difficoltà a fare la stessa cosa con i britannici».
Per chi volesse dare una mano a Ben e alla sua troupe, è ancora possibile finanziare la realizzazione di Mura tramite il sito internet. «Le donazioni si potranno fare fino alla fase di post-produzione – annuncia il regista – confidiamo nel sostegno della gente». Le riprese cominceranno il 19 luglio a Enna, ma al cast manca ancora un’attrice, che dovrà interpretare il ruolo di Daniela, la figlia del boss Nino. Per trovarla, questo fine settimana si terrà un’audizione al Teatro Coppola, a Catania. Per partecipare al casting bisogna avere un’età compresa tra 18 e 21 anni. Per accedervi è necessario inviare una mail all’indirizzo castingmura@gmail.com – con oggetto «Daniela» – allegando il curriculum ed alcune fotografie. Le candidature dovranno essere presentate entro la giornata di oggi.
[Foto Murathefilm]