Muos di Niscemi, i siciliani chiedano il risarcimento dei danni

Dal dottor Rino Strano, medico e attivista WWF e No Muos, riceviamo e, volentieri pubblichiamo, una riflessione sugli ultimi fatti relativi alla vergogna del Muos di Niscemi. In particolare sulla richiesta di risarcimento che il Ministero della Difesa chiede alla Regione siciliana nel suo ricorso al Tar contro la revoca delle autorizzazioni. La storia è ormai paradossale: sono i siciliani che dovrebbero chiedere il risarcimento per danni ambientali e alla salute:

 

“Fa grande impressione vedere trascinati lungamente nella polvere gli attivisti che mettono non solo l’animo ma anche i loro corpi a contrastare l’ingresso degli operai che, secondo il nostro parere, illegalmente vengono fatti entrare nella base del MUOS di Niscemi addirittura con l’aiuto dalla polizia.

La vicenda adesso sta assumendo addirittura i connotati di minacce aperte corroborate da pesanti ritorsioni economiche. Sperano di isolare i No MUOS dai nostri governanti che fino ad ora, pur fra critiche e dissensi, hanno portato alla revoca del MUOS. Ci vogliono stancare nella mente e nel corpo pensando erroneamente che per esaurimento di forze noi Siciliani e tutte le anime dei movimenti No MUOS ci lasciamo vincere dagli eventi il che ci porterebbe ad un’inesorabile condanna ad una lenta agonia.

Ci si riferisce alla minaccia di risarcimento di 25.000 euro al giorno per i provvedimenti della Regione che incidono negativamente sui rapporti tra Italia- Stati Uniti d’America- Nato e i contratti plurimiliardari degli USA con le ditte contractors del MUOS come la Lockheed Martin Space Systems, la più potente delle compagnie del comparto difesa degli Stati Uniti d’America.

Rispondiamo subito al Governo Italiano di prepararsi a risarcire Niscemi e tutti i Siciliani del grave danno ambientale perpetrato nei confronti della nostra natura violata, deturpata e depredata dalle sue incommensurabili bellezze già dal 1991 e ulteriormente violentata dal MUOS. Il Prof. Zucchetti ha affermato più volte che non gli risulta che in America impianti militari siano stati allocati nei parchi nazionali di Yellowstone e del Grand Canyon per il rispetto che gli americani hanno nei riguardi del loro territorio.

Si desidera che questo atteggiamento valga pure per la nostra amata Sicilia, terra che non deve essere svenduta a nessuno per 30 denari. Diciamo pure al Governo Italiano che si prepari a risarcire i cittadini Niscemesi e delle città vicine alla base USA per i danni prodotti alla salute dalle 46 antenne che funzionano dal 1991. Se gli studi sulle antenne confermeranno l’inquinamento elettromagnetico creato da esse, così come vengono rilevate dalle centraline esistenti, si potrebbe correlare direttamente l’elettrosmog da esse prodotte alle patologie emerse a Niscemi dall’ottimo studio osservazionale fatto dei miei Colleghi.

A quanto ammonterà il danno per la perdita della salute dei cittadini, supponendo che vi sia un sufficiente risarcimento per la perdita di un caro o per il calvario a cui stanno sottoponendosi coloro che soffrono di patologie conducibili all’elettrosmog. Alziamo la testa amici cari, non lasciamoci intimidire dalle minacce perché la ragione della salute è dalla nostra parte”.

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