Con le dimissioni della consigliera Francesca Tambasco, decade il cda della società partecipata del Comune di Catania. «Per i dipendenti non cambia nulla - spiega l'avvocata a MeridioNews - perché i pagamenti rientrano nell'ordinaria amministrazione»
Multiservizi, la partecipata è rimasta senza cda I lavoratori in protesta: «L’aria è più pesante»
«Un atto vergognoso che fa decadere il consiglio di amministrazione e l’operato positivo che stava provando a portare avanti il dottore Antonio Di Giovanni». È questo il commento che arriva dalla Filcams Cgil etnea dopo le dimissioni della consigliera del Cda della Multiservizi, l’avvocata Francesca Tambasco. Dopo l’autosospensione del presidente Giuseppe Marletta – per le presunte inconferibilità – la società partecipata del Comune di Catania «poteva ancora essere amministrata dai due consiglieri ma adesso, con queste dimissioni che per noi sono meramente politiche, l’azienda è in seria difficoltà», dicono ancora dal sindacato.
Una pec inviata ieri con cui sono arrivate le dimissioni irrevocabili per «motivi esclusivamente personali e di salute», conferma Tambasco a MeridioNews. Così cade, come previsto da statuto, la governance scelta durante lo scorso mese di settembre dall’amministrazione guidata dal primo cittadino Salvo Pogliese. E lo fa in un momento in cui i lavoratori senza stipendio sono scesi di nuovo in piazza per manifestare. «L’aria era già tesa ma adesso – riferiscono dal sindacato – si è appesantita ancora di più perché non si riesce a prospettare nessun tipo di futuro per l’azienda e, quindi, per gli operai».
Un centinaio dei circa 400 dipendenti, gli operatori dei settori manutenzione, giardinaggio e segnaletica orizzontale hanno ricominciato già due giorni fa a dare vita a una forma di protesta spontanea. «In realtà, per loro non cambia nulla – aggiunge la consigliera dimissionaria – perché il pagamento degli stipendi rientra nell’ordinaria amministrazione che, come è stato anche in passato, verrà svolta e portata avanti normalmente».
Per le sorti della partecipata, adesso, la parola passa ai revisori dei conti in attesa che venga convocata un’assemblea urgente per nominare un nuovo consiglio di amministrazione. Intanto, i lavoratori rimasti in presidio sotto la sede dell’ente comunale etneo, «questa mattina hanno incontrato il capo di gabinetto e il vicesindaco Roberto Bonaccorsi», dicono dal sindacato. Un confronto dal quale sarebbe arrivato qualche spiraglio di trovare una soluzione per potere pagare due stipendi prima delle festività pasquali. «I lavoratori rimarranno in presidio a oltranza sotto al Comune finché – ribadiscono dalla Filcams Cgil – dall’ente non sarà fatto il bonifico alla Multiservizi per i loro pagamenti arretrati».