Irregolarità di diverso tipo sono state riscontrate durante un controllo da parte degli agenti della questura in una nota struttura ricettiva alla Plaia di Catania. Gli agenti sono intervenuti nel locale dove era in corso una serata danzante. Quindici persone sono state identificate e tre – tra titolari e dipendenti – sono risultate con precedenti. […]
Catania, multe da migliaia di euro a un locale della Plaia: sequestrati uova e lime
Irregolarità di diverso tipo sono state riscontrate durante un controllo da parte degli agenti della questura in una nota struttura ricettiva alla Plaia di Catania. Gli agenti sono intervenuti nel locale dove era in corso una serata danzante. Quindici persone sono state identificate e tre – tra titolari e dipendenti – sono risultate con precedenti.
Nel locale è stata riscontrata la mancanza di alcol test e della tabella sul tasso alcolemico e la presenza di un solo addetto all’antincendio (anziché i due previsti per legge). Per questo è stata elevata una sanzione di 400 euro. Inoltre, è stata riscontrata l’assenza di tutta la documentazione relativa al laboratorio di cucina e alla pizzeria esterna e sono stati accertati inconvenienti igienico-sanitari.
Una sanzione di 100 euro è stata elevata per la contestazione della ritardata comunicazione di assunzione di un lavoratore. Tutti gli altri sono risultati in regola. Nel corso dei controlli, però, è stato rilevato il cattivo stato di manutenzione dell’impianto elettrico, con la presa di allacci con nastro isolante, come pure la mancata e non adeguata segnalazione degli estintori. Per questo sono scattate de multe per un totale di 16mila euro. Il titolare è stato denunciato.
Durante altre verifiche sono emerse ulteriori criticità legate alla conservazione e alla tracciabilità di alimenti, con l’applicazione di due sanzioni per complessivi 1800 euro, oltre alla distruzione di ottanta uova, mentre diversi preparati e alimenti non tracciati e, quindi, di dubbia provenienza sono stati sequestrati in quanto non idonei all’alimentazione e al consumo umano. Un chilo di lime è stato sequestrato perché trattato con sostanze fungicide vietate nel territorio dell’Unione Europea al punto da rendere non edibile la scorza che, invece, veniva ugualmente somministrata nel bar all’interno dei cocktail degli avventori.