Il consiglio regionale della lombardia l'ha gia' approvato. Ora, grazie al movimento 5 stelle, la parola passa a sala d'ercole. L'obiettivo e' politico: far sapere a tutti gli italiani che il pd di renzi penalizza famiglie e imprese per favorire le banche. Proprio come hanno fatto il governo monti e il governo letta
Mozione dei grillini all’Ars contro il Pos obbligatorio
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA L’HA GIA’ APPROVATO. ORA, GRAZIE AL MOVIMENTO 5 STELLE, LA PAROLA PASSA A SALA D’ERCOLE. L’OBIETTIVO E’ POLITICO: FAR SAPERE A TUTTI GLI ITALIANI CHE IL PD DI RENZI PENALIZZA FAMIGLIE E IMPRESE PER FAVORIRE LE BANCHE. PROPRIO COME HANNO FATTO IL GOVERNO MONTI E IL GOVERNO LETTA
E’ uno dei grandi regali che il Governo Renzi ha servito su un piatto d’argento alle banche: il Pos obbligatorio per tutti i professionisti: avvocati, medici, ingegneri, architetti, geologi, artigiani e via continuando. Nei giorni scorsi il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una mozione per provare a convincere il Governo Renzi a fare gli interessi degli italiani e non delle banche. Lo stesso obiettivo provano a raggiungerlo i parlamentari dell’Ars del Movimento 5 Stelle.
Si stoppi il Pos obbligatorio per le imprese, almeno fino a quando i costi del servizio in Italia non siano in linea con quelli della media europea, si legge n un comunicato dei grillini siciliani. Da qui una mozione dei grillini di Sala d’Ercole – primo firmatario Giancarlo Cancelleri – per impegnare “il Governo regionale ad attivarsi presso quello nazionale affinché stoppi il provvedimento o, quantomeno, lo posticipi il più a lungo possibile, in attesa di allineare le tariffe dei servizi del pagamenti mediante ‘Point of sale’ con la media di quelle europee”.
La mozione punta inoltre ad attivare un serio dialogo sulle modalità di pagamento, nonché sulle commissioni delle banche (che peraltro recentemente hanno ricevuto risorse pubbliche) e ad avviare unindagine a livello regionale sui costi praticati per i Pos dalle banche e da qualsiasi altro soggetto erogante.
L’iniziativa ha grande valenza politica. Significa che c’è un soggetto politico – in questo caso il Movimento 5 Stelle – che non si schiera con le banche (ci sono Partiti politici che, invece, difendono il Pos perché sono proprietari di banche, mezze fallite, ma sempre banche).
“Lultima trovata del Governo Renzi – si legge nel comunicato dei grillini – rischia di pesare notevolmente sulle imprese già boccheggianti, senza peraltro garantire benefici certi sul fronte della lotta allevasione”.
La norma sui pagamenti oltre i 30 euro tramite Pos – afferma Cancelleri – rischia di configurarsi come lennesima gabella per milioni di artigiani, commercianti e professionisti, già alle prese con enormi problemi derivanti dalla crisi ancora galoppante. E questo senza garantire indiscutibili vantaggi sul fronte dellevasione fiscale, visto che il cliente può avvalersi di altri strumenti di pagamento e che esistono strumenti molto meno onerosi dei Pos per perseguire il medesimo scopo.
Si rischia il paradosso – continua Cancelleri – che per osservare tale norma alcune categorie di operatori possano essere costrette ad effettuare transazioni in perdita, essendo i loro margini di guadagno inferiori alle commissioni che queste dovrebbero sostenere e per le quali, secondo quanto previsto dal dettato normativo, non potrebbero neppure rivalersi sui propri clienti.
Vista lurgenza del problema, i deputati Cinquestelle chiederanno di discutere la mozione alla prima seduta utile.