L'ideologo dei cinquestelle si impose all'attenzione del web con il video Gaia sul futuro del pianeta. Su di lui i pareri sono contrastanti. Mentre il senatore catanese Mario Giarrusso cita una frase legata a Falcone e Borsellino, il collega Francesco Campanella commenta: «Ha gestito il potere»
Movimento 5 stelle, morto Gianroberto Casaleggio Il giudizio di un fedelissimo e di un epurato siciliani
«Le sue idee cammineranno sulle nostre gambe». Usa una citazione forte il senatore, Mario Giarrusso, per commentare la morte di Gianroberto Casaleggio, uno dei fondatori del Movimento 5 stelle. Casaleggio è deceduto oggi all’età di 61 anni, dopo una malattia che lo aveva costretto, nella primavera di due anni fa, anche a un’operazione alla testa. «È stato un sognatore realista – dichiara – che fino all’ultimo ha dato la sua vita per il Paese, avendone in cambio soltanto insulti e attacchi gratuiti».
Per rilanciare la promessa di cambiare la politica italiana, Giarrusso riprende una delle frasi più utilizzate all’indomani degli attentati ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. «Le sue idee camminano sulle nostre gambe, ed è certo che la sua scomparsa non cambierà nulla nella nostra azione politica,», continua. La notizia del decesso non arriva a sorpresa. «Da tempo sapevamo della sua malattia e che non aveva ancora tanti giorni davanti a sé – aggiunge il senatore -. Anche se lui, fino all’ultimo, ha combattuto e si è impegnato». A fare eco alle parole di Giarrusso, una breve nota del gruppo parlamentare all’Ars del Movimento: «Gianroberto ha sempre lottato per migliorare la società, cosa che noi continueremo a fare, come prima e più di prima. Sarà il miglior modo per omaggiare la sua memoria», si legge.
Ad aver conosciuto l’ideologo del Movimento 5 stelle, che a fine anni Duemila si impose all’attenzione del web per il video Gaia – dove prefigurava il futuro del pianeta, tra distruzioni e l’ascesa della democrazia orizzontale -, è stato anche Francesco Campanella, attuale senatore di Sinistra italiana ma con un passato nei cinquestelle. Fino all’espulsione del febbraio 2014, un anno dopo l’elezione in Parlamento, quando pagò caro le critiche rivolte ai vertici del partito. Destino che, successivamente, è toccato a molti tra quanti hanno denunciato la poca tolleranza al dissenso da parte del duo Casaleggio-Grillo. «Faccio le condoglianze alla sua famiglia a cui di certo mancherà, per il resto – ammette – non mi sento di essere ipocrita. Casaleggio non ha portato benefici al Paese. Insieme a Grillo hanno gestito il potere, per quanto quest’ultimo contasse di certo meno».
Il senatore è poi certo che il futuro del Movimento verrà influenzato dalla scomparsa del fondatore: «Sicuramente inciderà, come non saprei dirglielo al momento – continua Campanella -. Nostalgico? Mi sono sempre sentito vicino alle persone che guardano movimento, mentre nulla più mi accomuna con chi ha governato il partito dall’alto».