Mous di Niscemi, stop dal governo nazionale

Anche il governo nazionale ferma il Muos di Niscemi. Almeno, per ora. La notizia è arrivata con un comunicato stampa di Palazzo Chigi dove si legge che oggi c’è stata una riuonione tra il Presidente del Consiglio Mario Monti, il Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, il Ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, il Ministro della Salute Renato Balduzzi, i Ministeri dell’Ambiente e degli Esteri, Tullio Fanelli e Staffan de Mistura, e il Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, l’ assessore all’Ambiente Mariella Lo Bello e alla Salute Lucia Borsellino)

“per esaminare la situazione creatasi in merito al Muos di Niscemi, con il protrarsi di problematiche per l’ordine pubblico che rischiano di compromettere il funzionamento quotidiano di una base Nato a valenza strategica. Al termine di un’approfondita analisi, i partecipanti alla riunione hanno convenuto di rispondere alle preoccupazioni delle popolazioni locali riguardo all’impatto sull’ambiente e sulla salute in seguito ai lavori in corso di ammodernamento e potenziamento delle installazioni, con le seguenti linee d’azione che, attraverso i canali del Ministero degli Esteri, verranno rappresentate all’Amministrazione statunitense”.

 Si e’ deciso dunque di “affidare ad un organismo tecnico indipendente (Istituto Superiore della Sanita’ o altro istituto dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’ – eventualmente in raccordo con l’ISPRA) uno studio approfondito e in tempi brevi di valutazione dell’impatto sull’ambiente e sulla salute delle popolazioni interessate delle emissioni elettromagnetiche anche in caso di utilizzo alla massima potenzialita’ degli impianti, senza oneri per la Regione Siciliana. La installazione delle parabole non avverra’ prima che siano disponibili i risultati di tale studio”.
Ovviamente, spiega la nota, “e’ stato confermato l’impegno ad assicurare il rispetto della legalita’ per garantire il regolare accesso del personale in servizio presso la base Nato di Sigonella, secondo quanto previsto dagli accordi internazionali”

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