I legali dell'armatore della Liberty Lines hanno presentato la richiesta al pm Dino Petralia, che ha dato parere favorevole dopo le dimissioni dalle cariche ricoperte. Stesso discorso per Giuseppe Montalto. A valutare la posizione del candidato sindaco di Trapani, Girolamo Fazio, saranno invece i magistrati trapanesi
Morace, la procura accoglie proposta dei domiciliari Accusato di corruzione, potrebbe uscire dal carcere
Ettore Morace potrebbe uscire dal carcere e per andare ai domiciliari. L’armatore di Liberty Lines – arrestato nell’inchiesta Mare Monstrum su un presunto giro di corruzione messo in atto per ingraziarsi i favori di politica e istituzioni – ha visto accogliere la richiesta che il proprio legale ha avanzato alla procura di Palermo, dopo che Morace si è dimesso da tutte le cariche ricoperte.
Il procuratore aggiunto Dino Petralia, titolare dell’indagine, ha anche acconsentito alla revoca dei domiciliari per Giuseppe Montalto, il segretario particolare dell’assessore ai Trasporti Giovanni Pistorio, ritenuto tra i punti di riferimento di Morace all’interno della Regione. Proprio grazie a Montalto, che a sua volta avrebbe coinvolto il deputato del Movimento 5 stelle Sergio Tancredi – che non è indagato – l’armatore avrebbe ottenuto il ritiro della proposta di nominare consulente ai trasporti marittimi Giuseppe Prestigiacomo, ex dipendente Siremar e Compagnia delle Isole inviso a Morace.
Entrambe le istanze, dopo il parere favorevole del pm, dovranno essere valutate dal giudice per le indagini preliminari Marco Gaeta. Saranno i magistrati trapanesi, invece, a occuparsi della posizione di Girolamo Fazio, deputato regionale e candidato sindaco a Trapani, anche lui fermato per corruzione e attualmente ai domiciliari. Nelle numerose intercettazioni inserite nelle duemila pagine che compongono l’ordinanza di custodia cautelare, il politico ex Forza Italia in più di un’occasione manifesta la propria disponibilità a perorare gli interessi di Morace.
Nell’indagine sono coinvolti anche la sottosegretaria Simona Vicari, accusata di avere favorito Morace con un emendamento che abbassava l’Iva per i trasporti marittimi, e il presidente della Regione Rosario Crocetta, il quale ha respinto ogni accusa in merito ai presunti omaggi di cui avrebbe beneficiato dalla compagnia di navigazione e dallo stesso Morace sotto forma di contributo per il movimento Riparte Sicilia.