L'area che ricade sul territorio di Mascalucia è inibita dal 2012. Alle proposte di affidamento avanzate dal gruppo di volontari l'assessore Raffaele Gibilisco replica: «Non si può dare l'esclusiva per questo ci sarà una calendarizzazione»
Monte Ceraulo, le associazioni chiedono la gestione L’attivista: «Restituire il bosco dopo anni di chiusura»
Un bosco sull’Etna con diverse specie vegetali da proteggere. Si tratta di monte Ceraulo. L’area naturale, che appartiene al Comune di Mascalucia, è attraversata dai sentieri e costellata da diverse piante che costituiscono una grande macchia verde alle pendici del vulcano. Attualmente però i cancelli per accedere all’interno di quello che dal 2009 è diventato un parco protetto sono chiusi. Negli anni Novanta la Regione Sicilia ha cercato di tutelare il bosco apponendo alcuni vincoli paesaggistici ed espropriandolo ad alcuni privati. Per qualche anno è stato gestito delle Giacche verdi di Mascalucia, gruppo di protezione civile a cavallo. L’affidamento temporaneo finisce nel 2012. L’amministrazione non riesce a stipulare successivi accordi con altre associazioni per rinnovare l’affido, probabilmente anche per questioni di natura economica, così l’area naturale viene chiusa.
Per donare nuovamente il parco alla comunità e agli appassionati, dallo scorso febbraio diverse associazioni di volontariato che operano sul territorio hanno voluto collaborare, con l’obiettivo di stipulare un protocollo d’intesa con il Comune di Mascalucia per gestire l’area. «Ci siamo riuniti con la giunta comunale per decidere come fare per riaprire il parco, anche iniziando dai fine settimana. Abbiamo presentato un programma di gestione così da coinvolgere tante realtà – spiega Giulio Pappa a MeridioNews – Attualmente è tutto chiuso, ma ci sono alcuni varchi da cui si può accedere: infatti è frequente notare tante persone che entrano abusivamente, sebbene non facciano nulla di male. Certo, c’è da dire anche che si sono verificati alcuni atti vandalici, anche se isolati, alle due strutture presenti all’interno».
Giulio Pappa fa parte dell’associazione Mascalucia 2030 e, insieme ad altri attivisti, chiede che il posto possa venire affidato in modalità permanente. Per questo motivo tutte le realtà di volontariato hanno deciso, con l’autorizzazione da parte del Comune, di organizzare due iniziative fissate per il 5 e per il 6 giugno. «Il primo giorno ci sarà la pulizia del parco con la giornata dedicata a Plastic free, mentre per il 6 abbiamo organizzato un open day con tutte le associazioni e i cittadini con attività organizzate in vari punti del parco. A queste giornate stiamo pensando di aggiungerne anche altre nei prossimi mesi – continua l’attivista – Aspettiamo una risposta del Comune alla nostra proposta di gestione del 30 aprile, a cui abbiamo allegato un progetto di riqualificazione con la pulizia dell’area. Chiaramente vorremmo procedere secondo le regole, anche passando attraverso un bando di gestione».
Alle richieste del gruppo di volontari l’assessore all’Associazionismo Raffaele Gibilisco si dice disposto a collaborare. Tuttavia, secondo il componente della giunta guidata dal sindaco Vincenzo Magra, la volontà politica è quella di permettere a tutte le associazioni attraverso le richieste di potere utilizzare il parco. «Parliamo di un luogo che va salvaguardato – puntualizza – Noi non chiediamo nessun pagamento alle associazioni, ma siamo aperti alle richieste di tutti. Già da adesso, infatti, qualsiasi associazione può scegliere di gestirlo con una semplice richiesta al Comune». Secondo le normative vigenti, secondo Gibilisco, non sarebbe possibile attuare un affidamento permanente senza passare da un bando di gestione. «Non possiamo dare l’esclusiva soltanto a un gruppo di associazioni – aggiunge l’assessore – Se dovesse arrivare la richiesta di un’altra sigla che finora non si è presentata, dobbiamo poterla accogliere: per questo, al momento, optiamo per la calendarizzazione temporanea degli affidi».
Su monte Ceraulo intanto esiste anche un progetto di finanziamento di 300mila euro attraverso i fondi del Gal Etna Sud. Le associazioni che parteciperanno alle due iniziative di giugno e che si sono fatte avanti per la gestione sono il Comitato Ambientiamo, Centro giovanile di Mascalucia, Club alpino italiano (Cai) di Catania, il comitato della Croce rossa di Mascalucia, Fratres di Mascalucia, Giacche verdi di Mascalucia, le associazioni Decima Musa e Ti conto e ti racconto, Etna Walk, Tupeté, il comitato Massa Annunziata-Mompileri, Plastic free Mascalucia, Mascalucia 2030 e Lipu Ctania e Wwf-Sicilia Nord Orientale.