Sono tornati a manifestare in via Dusmet i cittadini esclusi dai Buoni spesa del Comune. Due donne hanno forzato il blocco davanti all'edificio per cercare di incontrare l'assessore Giuseppe Lombardo. Un poliziotto è rimasto ferito al polso. Guarda le foto
Montata una tenda all’assessorato ai Servizi sociali «Restiamo qui finché non avremo risposte sui sussidi»
«Dove sono i soldi? Assessore bugiardo». Il messaggio scritto a caratteri cubitali su un lenzuolo bianco tenuto davanti al portone chiuso dell’assessorato ai Servizi sociali è diretto all’assessore Giuseppe Lombardo. A distanza di circa tre settimane dalla protesta delle pentole vuote, in via Dusmet sono tornati a manifestare una trentina cittadini che non hanno ancora ricevuto i Buoni spesa del Comune. «Dov’è l’assessore? La gente muore di fame e lui si nasconde?», chiedono i cittadini che da un funzionario del Comune si sentono rispondere che «gli uffici sono chiusi». Una protesta pacifica che sfocia, però, in qualcosa di più.
Le strade adiacenti al palazzo sono circondate: due blindati della polizia, decine di agenti e anche uomini della Digos. Dopo qualche ora di attesa, due donne riescono a forzare il presidio all’ingresso dell’edificio e a dirigersi verso gli uffici. È in quei frangenti che un poliziotto sarebbe stato ferito al polso. L’obiettivo è arrivare all’assessore Lombardo. «Era stato lui, oramai quasi un mese fa – spiega a MeridioNews Simone Di Stefano del comitato Reddito-casa-lavoro – a prometterci che i soldi sarebbero arrivati entro le due settimane successive. Fino a oggi, però, non solo non è arrivato nulla ma gli uffici sono rimasti ancora chiusi al pubblico».
Mentre le due giovani donne girano per i corridoi di via Dusmet, in via Porta di ferro arrivano due blindati e tre poliziotti si posizionano davanti all’ingresso secondario dell’edificio. «Sta uscendo dal retro», vociferano i manifestanti riferendosi all’assessore che vorrebbero incontrare per avere delucidazioni «sul ritardo rispetto alle promesse fatte e non mantenute», sottolinea Di Stefano. L’incontro tra le due parti in causa, però, non avviene. «Non li incontro – risponde Lombardo a MeridioNews – perché questi signori hanno organizzato una sommossa e forzato un ingresso: comportamenti che non combaciano con le esigenze di chi ha bisogno».
Un incontro, in effetti, c’era già stato qualche settimana fa con la promessa di aggiornamenti in tempi rapidi sulle erogazioni dei sussidi. «Stiamo slittando di una settimana perché si tratta di una procedura che richiede un confronto serrato con la Regione e con l’Anci», chiarisce Lombardo assicurando che «l’avviso verrà pubblicato entro una settimana». Intanto, i manifestanti hanno montato una tenda da campeggio nell’androne del palazzo di via Dusmet e non hanno nessuna intenzione di andare via finché non avranno ottenuto risposte chiare dall’assessore.
Al centro delle richieste c’è la possibilità di usufruire di un sussidio di circa sei milioni
di euro di fondi regionali di cui, però, solo due milioni sono arrivati nelle casse comunali.
«Di questi – prosegue Di Stefano – non è stato stanziato neanche un euro e, nel frattempo, la gente muore di fame». L’assessore giustifica i tempi lenti parlando di «procedure macchinose e farraginose per cui ci vuole un po’ di pazienza. Quella di oggi – conclude Lombardo – è una manifestazione eccessiva che serve solo ad
alimentare tensioni in un momento in cui non è opportuno».