A tre giorni dall'avvio dell'ordinanza del Comune, la borgata marinara si sveglia ancora invasa da piatti e bottiglie, abbandonati dagli avventori di turno. Alcuni esercenti si sono già adeguati e usano solo il vetro ma c'è chi pensa che non sarà facile sradicare certe abitudini
Mondello plastic free? «Sarà dura, ci vorrà ancora tempo» Alcuni bar si adeguano ma spiagge ancora piene di rifiuti
«Caraibi e munnizza, non ce la faremo mai». Questo uno dei commenti a corredo di alcune foto rappresentative dello sfacelo che si ripete ogni anno, e al quale non ci si abitua mai, pubblicate sui social dell’associazione Insieme per Mondello. Entrerà in vigore il 15 giugno l’ordinanza comunale ribattezzata
plastic free, che vieta la commercializzazione e l’uso delle stoviglie e contenitori monouso non biodegradabili nei lidi e negli stabilimenti balneari, oltre che nelle borgate marinare dell’Addaura e Sferracavallo. Ma a pochi giorni dall’inizio di questa nuova sfida dell’amministrazione per la riduzione dei rifiuti di plastica e l’incremento della raccolta differenziata, che prevede anche multe salate per i trasgressori, questa non sembra avere ancora ottenuto l’attenzione dei cittadini.
In spiaggia a Mondello, per esempio, ogni giorno spuntano piatti, sacchetti e bottiglie lasciate lì dagli avventori di turno. «Ci vorrà del tempo perché cittadini e commercianti si abituino – spiega Mario Cucina, esponente dell’associazione – Questa è una prima fase, in cui si cominciano a sensibilizzare le persone al tema del rispetto dell’ambiente». Tra gli esercenti, afferma Cucina, c’è già chi si è adeguato e ha addirittura anticipato l’ordinanza. «Già da un mese, ad esempio, al bar Scimone non si usano più i bicchieri di plastica ma solo quelli di vetro. E anche il bar Baraonda ha già abolito la plastica».
Per quanto riguarda i palermitani invece «la lotta è dura – aggiunge Cucina – perché a parte quelli che lasciano la plastica sulla sabbia, sui quali è difficile intervenire se non con la repressione, mi chiedo perché quelli che vedono i contenitori pieni, lasciano i rifiuti lì accanto invece di portarseli dietro, come se stessero tornando a casa da un picnic». Insomma dopo il 15 giugno si vedrà chi e in quale misura rispetta l’ordinanza. Sicuramente oltre ai sacchetti e alle bottiglie di plastica da tenere d’occhio ci sono soprattutto «cannucce, cucchiaini del gelato o i bicchierini del caffè che sono meno visibili e più facili da abbandonare – conclude l’attivista -, aspettiamo di vedere cosa succederà».