I due «sono single e vivono da soli», spiega il primo cittadino Ignazio Abbate. Questo ha reso meno problematico venire a galla. Per provare a ricostruire la rete di contatti e rapporti della prostituta, si stanno analizzando anche i tabulati telefonici
Modica, trovati due clienti della escort positiva al Covid Le tante telefonate al sindaco: «Chiedo per un amico»
Sono stati individuati due «ipotetici» clienti della giovane prostituta peruviana che è stata domiciliata a Modica (nel Ragusano) per due settimane ed è risultata poi positiva al coronavirus quando si trovava già a Foligno. Uno dei due uomini è stato già sottoposto al tampone che è risultato negativo. Il secondo cliente, invece, questa mattina è stato posto in quarantena nella sua abitazione a Modica ed è stato segnalato all’Asp di Ragusa che, nelle prossime ore, lo sottoporrà a tampone. Intanto, procedono le ricerche da parte della polizia locale per individuare altri clienti della donna.
«Questi due sono single e vivono da soli», spiega a MeridioNews il sindaco di Modica Ignazio Abbate. Una condizione che ha reso meno imbarazzante e problematico venire a galla. L’appello del primo cittadino resta sempre lo stesso: «Invito chiunque abbia avuto rapporti o contatti con la donna in questione a sottoporsi volontariamente al tampone anti-Covid o magari anche al
test sierologico. Tutto – assicura – sarà fatto nell’assoluto riserbo».
L’anonimato, infatti, è certamente una delle garanzie necessarie per provata a continuare a ricostruire la rete attorno alla giovane meretrice. Il paese è piccolo e la gente mormora. «Tra l’altro – dice il primo cittadino – Modica è un territorio Covid free oramai da tempo». La preoccupazione di venire allo scoperto in un Comune di circa 54mila abitanti sembra palpabile tra i cittadini, più di quella di essere stati infettati. «“Sindaco, ho un amico spaventato perché potrebbe avere avuto contatti con questa ragazza“. È una delle telefonate più rituali che sto ricevendo negli ultimi giorni – ammette il primo cittadino – Mi chiedono anche di dare qualche riferimento in più sulla donna per capire se si tratta di quella in questione. “Come si chiama? Quanti anni ha? Dove si metteva?“».
Elementi che permettano di identificare la donna, per motivi di privacy, non sono stati diffusi. «A Modica non esiste un quartiere a luci rosse – spiega il sindaco – Da quello che ci risulta, gli accordi per gli incontri sarebbero stati organizzati per telefono e sarebbero poi avvenuti direttamente nelle case». Intanto, stando a quanto risulta, sarebbero in corso delle indagini per le quali si stanno analizzando anche i tabulati telefonici della escort per tentare di ricostruire i contatti. La donna, che adesso si trova ricoverata nell’ospedale di Perugia (in Umbria), si sarebbe spostata poi da Modica prendendo un autobus per Catania. Non è escluso che la donna abbia fatto tappa anche in altri Comuni, tra cui pare ce ne sia anche un altro siciliano.