La zona di Maganuco è un sito d'interesse comunitario su uno dei litorali più belli di Sicilia. A una settimana dalla bonifica degli studenti, i sacchi sono ancora lì. Un cattivo messaggio ai giovani, secondo Legambiente. «Solo un problema di comunicazione, la città è curata e pulita», replica l'assessore. Guarda le foto
Modica, i ragazzi puliscono l’area protetta Ma il Comune non porta via i rifiuti raccolti
Un’area umida protetta, ma poco valorizzata. È quella di Maganuco, tra Modica e Pozzallo, che si affaccia su uno dei litorali più belli della Sicilia, tra dune e natura. Una settimana fa gli studenti della scuola Santa Marta di Modica e un gruppo di lavoratori della sede catanese di Booking.com hanno ripulito l’area, riempiendo diversi sacchi di spazzatura che l’amministrazione comunale – avvisata da Legambiente, promotrice dell’iniziativa – avrebbe dovuto rimuovere. Invece, a distanza di sette giorni, la spazzatura è ancora là. «Il mancato ritiro dei rifiuti è un grave segnale di inefficienza, ma anche di profonda insensibilità verso l’ambiente e verso il mondo del volontariato e della scuola», denuncia Antonino Duchi, il presidente dell’associazione ambientalista a Ragusa. «Si tratta solo di un problema di comunicazione con la ditta, Modica è una città curata e pulita», replica l’assessore Giorgio Belluardo.
L’area Maganuco rientra tra i siti d’importanza comunitaria. Ma è anche in parte sede del consorzio industriale Asi. «Due cose che non possono coesistere – precisa Giorgio Cavallo, referente di Legambiente a Modica -. Infatti l’ex provincia ha redatto un piano di gestione in cui si prevede di rinaturalizzare altre aree per compensare quelle occupate dall’Asi». Nel frattempo la zona è diventata tappa per gli uccelli migratori, mentre i cittadini approfittano con poca costanza dell’accesso a mare. Ma una larga parte della riserva resta abbandonata. «In mezzo al pantano – sottolinea Cavallo – sono state lasciate grosse travi in calcestruzzo». Venerdì scorso ci hanno pensato gli studenti a dare una ripulita, nell’ambito dell’iniziativa internazionale Puliamo il Mondo-Clean Up the World. «Avevamo presentato un’istanza al Comune per accompagnare i ragazzi e prelevare i rifiuti e alla fine dell’iniziativa ho avvisato personalmente l’assessore per ricordarlo», aggiunge Cavallo.
Eppure i sacchi, a distanza di una settimana, sono ancora lì accatastati, alla mercé dei randagi. «Se gli adulti – commenta la presidente del circolo di Ispica Natalia Carpanzano – e in particolare il mondo politico-amministrativo, non si dimostra efficiente e collaborativo, si rischia di far nascere la convinzione che l’impegno personale e positivo per l’ambiente è inutile, perché a parole è valutato positivamente ma i fatti dimostrano il contrario, e i giovani sono sensibilissimi alla coerenza tra parole e comportamenti». Tuttavia l’amministrazione non ci sta a far passare questo messaggio. «Quella di Legambiente è stata un’iniziativa valida di cui eravamo informati – conferma l’assessore Belluardo – ma si è trattato solo di un problema di comunicazione. Io stesso ho avvisato la ditta di raccolta dei rifiuti che, però, in questo periodo, non batte giornalmente quelle zone di mare, saranno rimossi a breve».
L’assessore rivendica invece l’attenzione dell’amministrazione per l’ambiente. «Puntiamo al turismo e ci teniamo che Modena sia curata e pulita, per questo recentemente abbiamo anche ricevuto complimenti dai visitatori. Proprio in questi giorni – continua – è stata chiusa la gara per il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti che sarà innovativo». Non un porta a porta, ma col sistema caretta caretta. «Camioncini o motoapi stazioneranno in determinate postazioni a orari prestabiliti e le persone porteranno i sacchetti di spazzatura differenziati a casa. È l’ideale per la conformazione della nostra cittadina che ha molti quartieri con strade piccole e strette». Così facendo l’amministrazione punta di arrivare al 65 per cento di differenziata in un anno.