Due imprenditori edili e uno agricolo sono stati denunciati per gestione illecita di rifiuti. Sequestrate aree estese per 500 metri quadrati. Uno avrebbe occupato un terreno comunale, un altro distrutto loculi del cimitero. Infine un terzo avrebbe gettato per una vita la spazzatura in una scarpata
Mistretta, accumula rifiuti per 30 anni in un terreno Si difende: «Mancano cassonetti». Sigilli a 3 discariche
Due imprenditori edili di Mistretta sono stati denunciati per gestione illecita di rifiuti. I due, un 38enne e un 53enne, sono accusati di aver creato delle microdiscariche con materiale di risulta, laterizi e anche rifiuti speciali pericolosi come eternit. Inoltre sono stati fermati senza i previsti formulari di identificazione e trasporto. Infine un imprenditore agricolo di Reitano è stato denunciato per avere creato una discarica vicino casa sua. Nel terreno sarebbero finiti rifiuti per 30 anni.
Sono stati i carabinieri della Compagnia di Mistretta a effettuare i controlli. Ma le accuse non finiscono qui. Uno dei due imprenditori avrebbe pure chiuso abusivamente, mediante recinzione e cancello, un terreno di circa 300 metri quadri di proprietà del Comune di Mistretta senza alcun titolo ed aver creato lì una discarica di materiali inerti provenienti da demolizioni edili, un deposito di coperture e serbatoi in eternit, nonché rottami di auto e moto. Per questo dovrà rispondere di invasione di terreni o edifici pubblici. All’altro si contesta pure di aver demolito diversi loculi nel cimitero di Mistretta e aver abbandonato gli inerti in un terreno comunale adiacente, creando una discarica a cielo aperto di sfabbricidi.
Un terzo uomo, un imprenditore agricolo 46enne di Reitano, è stato denunciato per aver realizzato una discarica in una scarpata sotto la sua abituazione rurale. Ai militari che gli hanno chiesto spiegazioni ha risposto dicendo che ha accumulato lì i rifiuti per 30 anni perché nei paraggi non ci sono cassonetti. Nel terreno, circa cento metri quadri, sono stati trovati rifiuti domestici e speciali.
Le tre discariche, in totale estese su circa 500 metri quadrati, sono state sottoposte a sequestro giudiziale, in attesa che i responsabili provvedano alle bonifiche. I proprietari sono stati anche colpiti da sanzioni amministrative che vanno dai tremila ai 30mila euro.