Chi l'ha detto che nel pd siciliano sono tutti 'ascari'? certo, che si sia diffuso il sospetto, in fondo, può essere comprensibile. Tranne qualche rarissima eccezione, infatti, pare di non avere mai sentito questo partito, nella sua interezza, tuonare contro il muos di niscemi (un silenzio da fare rivoltare nella tomba pio la torre) o contro la mancata applicazione dell'articolo 37 dello statuto siciliano (secondo cui le imprese che operano sul territorio - pensiamo alle banche e alle raffinerie - anche se hanno sede legale fuori, dovrebbero pagare qui le imposte). O contro i prelievi forzosi dal bilancio regionale operati dai governi nazionali, o contro qualsiasi decisione imposta da roma, anche se mortifera per la sicilia e per i diritti dei siciliani.
Miracolo: deputati del PD difendono la Sicilia dall’attacco di Renzi e dei petrolieri
Chi l’ha detto che nel PD siciliano sono tutti ‘ascari’? Certo, che si sia diffuso il sospetto, in fondo, può essere comprensibile. Tranne qualche rarissima eccezione, infatti, pare di non avere mai sentito questo partito, nella sua interezza, tuonare contro il Muos di Niscemi (un silenzio da fare rivoltare nella tomba Pio La Torre) o contro la mancata applicazione dell’articolo 37 dello Statuto siciliano (secondo cui le imprese che operano sul territorio – pensiamo alle banche e alle raffinerie – anche se hanno sede legale fuori, dovrebbero pagare qui le imposte). O contro i prelievi forzosi dal bilancio regionale operati dai Governi nazionali, o contro qualsiasi decisione imposta da Roma, anche se mortifera per la Sicilia e per i diritti dei Siciliani.
Eppure, come diceva il grandissimo Fabrizio De Andrè, “dal letame può nascere un fiore”. Così, anche nel PD siciliano, per fortuna, ogni tanto, qualcuno prova a smacchairsi da quell’untuosa impronta di ascarismo. E meno male.
E’ il caso, ad esempio, della mozione presentata dalla parlamentare regionale Antonella Milazzo, e sottoscritta anche dal presidente del gruppo parlamentare PD all’Ars, Baldo Gucciardi, e da Marika Cirone, Fabrizio Ferrandelli, Mariella Maggio, Filippo Panarello e Giovanni Panepinto.
In questa mozione si condanna in maniera netta il Governo Renzi che, con il Decreto Sblocca Italia, in ossequio agli appetiti delle compagnie petrolifere, vuole togliere alla Regioni i diritti di decidere su tutela ambientale e ricerca di idrocarburi:
“Con il decreto Sblocca Italia – dicono i deputati del PD di Sala d’Erole – che definisce l’estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi come attività di pubblica utilità, urgenti e indifferibili, avviene un vero e proprio esproprio delle competenze della Regione in materia di tutela ambientale”.
“Tutto ciò – prosegue la mozione – apre la strada alla deregolamentazione dell’estrazione e ricerca mettendo nelle mani del ministero dell’Ambiente l’iter dei procedimenti di valutazione ambientale”.
E ancora:
“L’obiettivo di fondo è quello dell’incremento delle estrazioni di idrocarburi liquidi e gassosi, in linea con la strategia energetica nazionale varata dal Governo Monti. In tale contesto, la Sicilia e il suo mare, già compromesso da anni di incuria, inquinamento e speculazioni, appaiono particolarmente minacciati”.
Chapeau.