Carmelo Isgrò è un biologo che già in passato ha cercato di stimolare la reazione dei concittadini davanti all'inquinamento delle coste. Nelle immagini si vede anche una tartaruga morta. «Il pescatore che ha tagliato l'amo doveva portarla nel porto e non l'ha fatto»
Milazzo, la spiaggia tra rifiuti e animali morti In un video il degrado del litorale mamertino
Un video girato di getto e un commento scritto con la stessa rabbia. In soli due giorni il post ha fatto migliaia di visualizzazioni arrivando persino all’attenzione delle testate nazionali. Nel filmato girato dal 32enne biologo di Milazzo Carmelo Isgrò si vede la spiaggia di Milazzo invasa da una molteplicità di rifiuti di plastica e una tartaruga morta con un amo in bocca. «Ero proprio arrabbiato – racconta a MeridioNews – perché non posso vedere le spiagge così e ancora di più perché quella tartaruga si poteva salvare».
Da oltre dieci anni Isgrò viene chiamato in soccorso di animali marini che si spiaggiano. Siano essi capodogli, balenottere o come successo in questo caso, tartarughe. «Purtroppo ho solo potuto prendere atto che fosse già morta – racconta- e non capisco perché il pescatore che ha tagliato l’amo, quando si è accorto che aveva preso una testuggine, non l’abbia messa a bordo e portata al porto. Possono anche consegnarle in forma anonima, anche a me senza alcun problema. Cosi le salviamo da una morte certa». La testuggine una volta ingoiato l’amo finisce per spingerlo sempre più nel l’apparato digerente, dove manda in necrosi i tessuti e quindi muore. «Un’altra causa di morte delle tartarughe è dovuta alla plastica – continua il biologo -. La mangiano scambiandola per meduse. La plastica, una volta nello stomaco, crea delle occlusioni provocando infezioni e gonfiore intestinale, che modifica l’assetto della tartaruga. Non riesce più ad andare a fondo e non si alimenta come deve morendo di stenti».
Lo scorso anno, grazie a un video postato sempre sulla sua pagina Facebook, Isgrò ha lanciato la proposta ripulire la baia di Sant’Antonio di Milazzo. «Ci siamo ritrovati in 150 persone – ricorda -. È un chiaro segnale che temi come la riduzione e l’uso consapevole della plastica stanno cominciando a essere compresi. Ancora oggi purtroppo utilizziamo la plastica con troppa leggerezza. Pensiamo alle posate, ai bicchieri o ai piatti. O all’uso che se ne fa nel packaging» Nel suo ultimo video sulla spiaggia di Milazzo c’erano rifiuti provenienti da più posti. «La maggior parte arrivano dai torrenti, come quello del Mela. Purtroppo le persone continuano a gettare i rifiuti in questi corsi d’acqua che poi arrivano a mare inquinandolo ogni giorno di più». Isgrò, che è un esperto di fotografia subacquea, ogni giorno prova a diffondere le tematiche del rispetto dell’ambiente. Passando dalle scuole ai turisti che accompagna nei tour subacquei alla scoperta delle meraviglie del mondo marino. Un universo che, se non curato, andrà distrutto.