Le operazioni di sbarco e identificazione sono iniziate ieri al porto di Palermo dopo che l'equipaggio del natante Siem Pilot ha soccorso i profughi nel Mediterraneo. Il Comune coordina le operazioni di accoglienza insieme alle associazioni Save the children e Le Ali
Migranti, salvati in 900 da una nave norvegese Tra loro anche 138 minori non accompagnati.
Sono ancora in corso al porto di Palermo le operazioni di sbarco e identificazione, iniziate ieri, di quasi 900 migranti salvati nel Mediterraneo dall’equipaggio della nave militare norvegese Siem Pilot.
Sono 138 i minori non accompagnati identificati che sono stati affidati all’assessorato comunale per la Cittadinanza sociale i cui operatori sono stati presenti in banchina dal primo pomeriggio di ieri, con i colleghi della protezione civile comunale. Fra i minori, anche tre dodicenni e un quindicenne.
A coordinare le operazioni di accoglienza dei minori, operata sia dal personale comunale sia da parte di Save the Children, dell’associazione di protezione civile Le Ali, è stata l’assessora Agnese Ciulla, presente al porto, che ha curato il raccordo con le altre Istituzioni responsabili delle procedure, la questura e la procura per i minori.
«Sono momenti umanamente difficili – afferma la Ciulla – che però tutti gli operatori civili e delle forze armate, così come decine di volontari, affrontano con grande umanità e professionalità, attraverso un meccanismo rodato di accoglienza e solidarietà».
Per il sindaco Leoluca Orlando, «di fronte alla solidarietà, alla professionalità e alla cultura dell’accoglienza che pratichiamo a Palermo, non possiamo tacere le difficoltà cui andiamo incontro in vista di nuovi e più massicci arrivi, frutto delle diverse politiche di sempre maggiore chiusura operate a livello internazionale. Politiche che rischiano di scaricare sulla Sicilia e sul Meridione d’Italia, così come sulla Grecia, la gestione del fenomeno migratorio che certamente non si fermerà davanti ad alcun muro».