Sigle, associazioni, partiti contro il corteo di sabato pomeriggio di Forza Nuova a Catania che vuole dire no all’immigrazione. Si moltiplicano in queste ore le richieste per ritirare le autorizzazioni al partito di estrema destra: dai Comunisti italiani (lo stesso partito dell’assessore Orazio Licandro) al Partito Democratico, dalla lista Tsipras all’Arci, passando per Cgil, Sinistra e libertà, Campo San Teodoro e Centro Astalli e molti altri. «Non vogliamo un corteo razzista a Catania in aperta violazione dei principi costituzionali», affermano chiedendo al Comune, alla questura e alla prefettura di impedire lo svolgimento dell’iniziativa. «Abbiamo risposto a una richiesta dei residenti della zona di Corso Sicilia e di una parte delle forze dell’ordine – replica Giuseppe Bonanno Conti, segretario cittadino di Forza Nuova – Non c’è da sorprendersi che il Pd prenda questa posizione, visto che è l’artefice dell’ultima ondata di immigrati».
Le richieste del mondo antifascista sembrano aver sortito i primi effetti. E’ stato infatti spostato da piazza della Repubblica a piazza Roma il luogo del concentramento per sabato pomeriggio. Il corteo quindi non dovrebbe passare più da corso Sicilia, una delle zone dove la presenza delle comunità straniere è più folta. Il percorso seguirà la via Etnea per dirigersi verso piazza Università, ma gli organizzatori continuano a sperare di concludere la manifestazione proprio nella zona della fiera, dove interverrebbe Roberto Fiore, responsabile nazionale del partito. Nel frattempo continua il pressing dei partiti e delle associazioni sulla prefettura e sulla questura per impedire il corteo. «Con una motivazione pretestuosa e discriminatoria è già stato spostato il luogo di concentramento – commenta Bonanno Conti – Forza nuova ha sempre sfilato a Catania e non è mai successo niente. Se dovessero impedircelo, prenderemo una posizione netta».
Il partito di estrema destra accusa gli immigrati di gestire il traffico della prostituzione e della droga a Catania, così come il racket dei parcheggiatori abusivi. Che tuttavia per la maggior parte continuano ad essere locali. «Ma non nella zona della fiera, lì gli italiani sono pochissimi», precisa il segretario cittadino che parla di vere e proprie organizzazione criminali di migranti che lottano per il controllo del centro storico. «In piazza teatro massimo si sono registrate molestie sessuali, ma la stampa tiene nascoste queste notizie, lo raccontano i ragazzini», aggiunge.
Posizioni contro cui si schiera un lungo elenco di associazioni: Arci; A.N.P.I.; Cgil; Rifondazione Comunista; Sel; Pd; Centro Astalli; associazione Manitese; cooperativa Prospettiva; Cnca; Libera; Arci Gay; Azione Civile; Confederazione U.S.B.; Comitato Viva la Costituzione; Comitato lista Tsipras; osservatorio si Catania; associazione Alba; Centro Iqbal Masih; comitato Campo San Teodoro Liberato. Mentre la Rete Antirazzista Catanese sarà presente sabato pomeriggio in piazza Stesicoro insieme ai migranti per un presidio di vigilanza antifascista. «Le istituzioni – scrivono le associazioni – hanno il dovere di garantire il rispetto della Costituzione. Inoltre sarebbe assurdo che la stessa città che ha proclamato il lutto cittadino in occasione del naufragio dei migranti siriani giunti nellagosto 2013 e le stesse istituzioni che hanno celebrato i funerali di 17 migranti morti al largo di Lampedusa possano accettare di ospitare ed autorizzare un corteo razzista e xenofobo».
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