Un barchino di sette metri, partito nella notte dalle coste della Tunisia, è affondato in acque di competenza dell’area Sar italiana, al largo di Lampedusa. A prestare i primi soccorsi, è stato un peschereccio che si trovava in zona e che ha portato in salvo 34 migranti originari di Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Isole Comore e Sudan. Recuperato anche il cadavere di un uomo, che è stato trasportato a Lampedusa dalla guardia costiera. I superstiti sono stati trasferiti nell’hotspot di contrada Imbriacola, che conta quasi due mila ospiti, rispetto ad una capienza massima di poco meno di 400 persone.
Tra i naufraghi, c’è chi ha raccontato d’aver pagato circa 600 euro per il viaggio e che sul barchino erano presenti dieci taniche di carburante, da 20 litri ciascuna. Sono in corso ricerche di eventuali dispersi. Nelle ultime 24 ore sono stati 21 gli sbarchi a Lampedusa, con l’arrivo di 819 naufraghi. Quasi tutte le imbarcazioni sono partite dal porto tunisino di Sfax.
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