Sbarcati alle 12.30, saranno trasferiti al Nord. A seguito degli attentati in Francia, «poteva anche verificarsi qualche protesta della popolazione», spiega la Croce Rossa catanese. Che replica alle osservazioni di Rete Antirazzista riguardo la presunta mancata assistenza ad alcuni migranti rimasti sul molo
Migranti, giunti 407 al porto di Catania «Sbarco delicato dopo i fatti di Parigi»
Sono passate poche ore dagli attentati terroristici avvenuti a Parigi. Notizia che ha riaperto il dibattito nazionale anche sui flussi di migranti, che attraversano il Mediterraneo per approdare in Europa. Al porto di Catania ne sono arrivati 407 stamattina, soccorsi in mare dalla nave norvegese Siem Pilot che fa capo all’agenzia Frontex. Solo per tre di loro sono è stato ritenuto necessario il trasferimento in ospedale per cure o accertamenti. Buone invece le condizioni delle quattro donne incinte – sulle 72 sbarcate -, una di loro giunta all’ottavo mese di gravidanza. I migranti saranno trasferiti in strutture del Centro e del Nord, ma i 34 minori presenti tra loro saranno accolti a Catania. Rete Antirazzista catanese lamenta: «La croce rossa ha lasciato il presidio quando circa 80 migranti erano ancora sul molo».
Cinque pullman sono già andati via. L’ultimo deve ancora partire. Circa 60 aspettano di salirci su, accovacciati sul molo. Il mezzo sarebbe diretto a Venezia. Provengono dalla Somalia, dalla Nigeria, dal Gambia, dal Sudan. «Dopo avere affrontato la traversata in mare ed essere stati soccorsi – commenta Alfonso Di Stefano, attivista di Rete Antirazzista catanese – li aspetta un viaggio di oltre 20 ore su strada. Manco fossero sacchi di patate». I migranti attendono dalle 12.30 della mattina. Quando le operazioni di sbarco sono terminate, «alle 16.30, il personale della Croce Rossa è andato via – continua Di Stefano – e gli 80 migranti ancora presenti sul molo, tra cui i minori, sono rimasti senza assistenza medica».
Chiamata in questione, arriva la replica dell’organizzazione sanitaria. «La notizia è falsa e tendenziosa, i nostri volontari sono rimasti sul molo fino alle 18 per curare il servizio di mantenimento dei legami familiari e di ricongiungimento – dicono dalla sede catanese della Croce Rossa – Anche se avremmo potuto andare via dopo avere completato il solo servizio di assistenza sanitaria, come da mandato ricevuto dalla Prefettura». Lo sbarco avvenuto stamattina «è stato moralmente delicato per i fatti di Parigi – continua Alfio Ferrara, responsabile della comunicazione – Che potevano generare anche forme di protesta della popolazione verso la politica di accoglienza ai migranti». Rete Anti razzista osserva pure che «ai migranti sono state fornite ciabatte estive e che erano quasi tutti in pigiama». «Non ci sono scarpe, possiamo distribuire solo il materiale che ci viene fornito – replica Croce rossa catanese – Mentre a nostre spese diamo medicine, personale medico e aiuto legale».