Si tratta della Resq People e della Geo Barents di Medici senza frontiere. A bordo della prima c'è anche Cecilia Strada, figlia del fondatore di Emergency. «Queste persone hanno già patito abbastanza», si legge in un post Facebook
Migranti, due navi con 380 persone attendono sbarco «Navi soccorso fatte per salvare, non per aspettare»
Si trovano al largo delle coste siciliane la Resq People e la Geo Barents di Medici senza frontiere. La prima con 166 migranti, tra cui 12 minori e bimbi sotto i 5 anni, uno dei quali di nove mesi, ha cercato riparo dal vento a circa 15 miglia dalla costa tra Siracusa e Augusta. Il team, di cui fa parte anche Cecilia Strada, figlia di Gino, fondatore di Emergency, ha chiesto più volte l’assegnazione di un porto sicuro. L’altra nave, con 214 persone soccorse, si trova al largo di Lampedusa.
«Le navi di soccorso sono fatte per soccorrere, non per aspettare – è il messaggio contenuto nell’ultimo post Facebook pubblicato sulla pagina di Resq People – Abbiamo chiesto ieri a tutte le autorità competenti un porto sicuro dove far sbarcare queste persone, che hanno già patito abbastanza. Confidiamo di riceverlo al più presto». Oggi la situazione potrebbe sbloccarsi.