Migranti, coop Badia Grande esclusa da gara per accoglienza Rappresentante legale accusato di truffa ai danni dello Stato

La cooperativa sociale Badia Grande è stata esclusa dalla gara d’appalto per l’affidamento del servizio di accoglienza e assistenza dei migranti nel centro di identificazione ed espulsione di Trapani-Milo. Alla base della decisione della prefettura di Trapani, le indagini della procura del capoluogo e l’accusa per il legale rappresentante della cooperativa Antonio Manca di frode nelle pubbliche forniture, falsità ideologica del privato in atti pubblici e truffa ai danni dello Stato. L’avviso per la gara europea a procedura aperta era stato pubblicato il 30 novembre dello scorso anno. Gli illeciti sarebbero stati commessi tra il 2017 al 2019 ai danni proprio della prefettura di Trapani

La circostanza, secondo quanto si legge nel documento di esclusione pubblicato dall’ente, era stata omessa da Manca al momento della presentazione della domanda di partecipazione alla gara d’appalto, nonostante l’avviso di conclusione delle indagini ricevuto nel luglio del 2021. «Tale omissione – si legge nella nota della prefettura – avrebbe potuto influenzare la decisione sulla gara in corso, inducendo in errore la stazione appaltante e alterare nel contempo anche la par condicio tra i concorrenti». La cooperativa Badia Grande, fondata nel 2007 rivolge la sua attività ai servizi di accoglienza e integrazione dei migrati. Negli anni ha gestito diversi hotspot, Cara, Cas, centri di espulsione e rimpatri quali Cie e Cpr, e progetti Fami di primissima accoglienza ad alta specializzazione rivolti a minori stranieri non accompagnati. La cooperativa gestisce inoltre anche progetti di seconda accoglienza Sai per adulti in vari comuni delle province di Trapani, Palermo e Messina. Da mesi è tornata anche a gestire l’hotspot di Lampedusa.

Riceviamo e pubblichiamo la replica della cooperativa sociale Badia Grande: «In ordine al rinvio a giudizio del rappresentante legale della cooperativa sociale Badia Grande, per una ipotesi di frode in pubbliche forniture contestata alla cooperativa, gli avvocati difensori, Donatella Buscaino e Vincenzo Lo Re, osservano che la cooperativa ha sempre operato in stretta collaborazione con la prefettura di Trapani, superando costantemente i relativi controlli ispettivi sulla regolarità delle prestazioni eseguite, garantendo una totale e completa trasparenza dei servizi appaltati, come si avrà modo di dimostrare nel corso del dibattimento. In ordine al provvedimento di esclusione, ritenuto palesemente illegittimo, la cooperativa si opporrà presso le sedi opportune al fine di tutelare giudizialmente i propri interessi».

Pamela Giacomarro

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