Migranti, 250 allontanati dai centri d’accoglienza «Tanto potere a gestori strutture e tensione alta»

Nel 2016 sono state 250 le procedure di accoglienza ai migranti revocate dalla Prefettura di Palermo. Uomini e donne allontanati dai centri d’accoglienza che li ospitano: «Un dato preoccupante», secondo l’avvocato Fulvio Vassallo Paleologo, docente di Diritto di asilo e statuto costituzionale dello straniero. «Si è innescato un meccanismo negativo che ha previsto, col decreto legislativo 142 del 2015, la possibilità di revoca anticipata qualora l’ospite non rispetti il regolamento del centro di accoglienza. Questo ha dato un potere enorme ai gestori, per cui molte proteste più che giustificate dei migranti, data la situazione in cui versano molti centri, si sono concluse con la chiamata dei carabinieri, la stesura di verbali, l’indicazione di nominativi, in qualche caso anche con l’apertura di procedimenti penali e, appunto, l’esclusione dal sistema di accoglienza. La conseguenza è che sono state abbandonate per la strada un sacco di persone». Vassallo Paleologo spiega cosa comporta lo stato di cose appena descritto: «In questi casi – dice il professore – le possibilità di ricorso sono minime e conseguentemente si innesca la dispersione sul territorio di persone che hanno comunque avviato una pratica di riconoscimento dello status di rifugiato. Con le conseguenze negative che ne possono derivare». 

Un’esclusione dal sistema di accoglienza dei migranti particolarmente rilevante in rapporto ai numeri in assoluto: «Questa fuoriuscita di massa è considerevole – dice ancora Vassallo Paleologo – se consideriamo che si tratta di 250 persone su un sistema che, in tutta la provincia, conterà circa mille posti. Resterebbe da verificare come questo strumento sanzionatorio viene concretamente attuato. Molto spesso è la parola del gestore contro quella del migrante. Non ci sono le possibilità di avere valutazioni obiettive di quello che è effettivamente successo nei centri, dove indubbiamente la tensione sta aumentando per effetto dell’aumento dei tempi di esame delle pratiche. Ci sono persone che aspettano anche da un anno mezzo e magari vedono arrivare il riconoscimento a qualcuno e a qualcun altro no. Questo sta determinando un livello di tensione alto nei centri di accoglienza».

Un crisi gestionale che riguarda tutto il sistema e che per Vassallo Paleologo «dipende dalla burocrazia. La legge ha assegnato a Questura e Prefettura dei compiti per i quali gli organici non sono assolutamente adeguati. Basti pensare – dice il legale – che per l’accesso alla procedura di asilo, talvolta, passano anche tre o quattro mesi. Ci sono problemi anche nella nomina dei tutori dei minori non accompagnati: anche in questo caso passano mesi senza che al nomina avvenga, così il minore rimane affidato al gestore del centro. Non si tratta, comunque, di una questione di numeri, perchè, anche se quest’anno abbiamo avuto un aumento rispetto allo scorso anno, negli ultimi tre anni, su una fascia di oscillazione del 10 per cento, la migrazione è rimasta sostanzialmente costante. Un ulteriore aggravio burocratico, invece, è derivato dal fatto che, per effetto del regolamento di Dublino, dal momento che non si passa più verso altri paesi europei e che altri Stati rimandano migranti verso l’Italia, quest’anno il 90 per cento di queste persone è rimasto qui. Nel nostro Paese si è verificata un’esplosione del sistema accoglienza, passato da 90.000 a 170.000 posti occupati, con tutto quello che ne deriva dal punto di vista burocratico, in presenza comunque di un numero di sbarchi più contenuto».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

I dati sono quelli diffusi dalla Prefettura. «Questa fuoriuscita di massa è considerevole - dice il docente di Diritto di asilo e statuto costituzionale dello straniero Fulvio Vassallo Paleologo - se consideriamo che si tratta di un sistema che, in tutta la provincia, conterà circa mille posti». E sui minori non accompagnati: «Ritardi nella nomina dei tutori»

I dati sono quelli diffusi dalla Prefettura. «Questa fuoriuscita di massa è considerevole - dice il docente di Diritto di asilo e statuto costituzionale dello straniero Fulvio Vassallo Paleologo - se consideriamo che si tratta di un sistema che, in tutta la provincia, conterà circa mille posti». E sui minori non accompagnati: «Ritardi nella nomina dei tutori»

I dati sono quelli diffusi dalla Prefettura. «Questa fuoriuscita di massa è considerevole - dice il docente di Diritto di asilo e statuto costituzionale dello straniero Fulvio Vassallo Paleologo - se consideriamo che si tratta di un sistema che, in tutta la provincia, conterà circa mille posti». E sui minori non accompagnati: «Ritardi nella nomina dei tutori»

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]