Il 28 marzo prossimo saranno inaugurate le quattro fermate che fanno parte della nuova linea che, finalmente, collegherà i quartieri periferici al centro. Molto l'entusiasmo, dalla politica ai sindacati, ma c'è anche chi fa notare alcuni problemi legati all trasporto pubblico su gomma. Guarda le foto
Metropolitana, l’entusiasmo di Fce per Borgo-Nesima «Utenti in crescita, beneficio anche per i mezzi Amt»
Tutto pronto, una questione di rifiniture, gli ultimi accorgimenti e si parte. La tratta della metropolitana di Catania Borgo–Nesima da questa settimana entra ufficialmente nella fase di pre-esercizio, e i treni che passeranno nelle nuove quattro stazioni inizieranno i viaggi di prova. Un rush finale per fare in modo di inaugurare l’opera il 28 marzo, in presenza del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, come preannunciato in questi giorni dal primo cittadino Enzo Bianco. Una linea – che aprirà al pubblico il 31 marzo – di circa nove chilometri effettivamente innovativa per il capoluogo etneo perché, per la prima volta dopo tanti anni, si crea un filo diretto tra quartieri periferici come Nesima e San Nullo e il centro della città. Un passo in avanti, soprattutto nel momento di sofferenza in cui si trova in questo momento il trasporto pubblico urbano e l’Amt, fiaccata da un lato da una crisi di cassa e, dall’altra, da un vuoto nella sua governance.
A confermare i tempi e le modalità di apertura del percorso che partirà dalla fermata Milo, a ridosso di piazza Cavour, è Salvatore Fiore, dirigente tecnico di Circumetnea: «La situazione è ormai agli sgoccioli – spiega a MeridioNews – da oggi partiremo con l’attivazione delle vetture. Per quanto riguarda le stazioni, nonostante l’inizio dei lavori sia datato 2007, le squadre dei nostri operai stanno andando avanti molto velocemente per il viaggio inaugurale». «L’esercizio ordinario – conclude infine – partirà poi ufficialmente giorno 31». Anche Giovanni Lo Schiavo, sindacalista della Fast-Confsal e macchinista nell’azienda che gestisce la metropolitana, parla della prossima apertura in termini entusiastici. «Non è pensabile che non si riescano a rispettare i tempi, è ormai tutto finito – chiarisce – Si perderebbero tra l’altro i 180 milioni di euro di fondi europei e regionali che sono previsti, ma l’ipotesi non si pone perché si partirà sicuramente». «In Circumetnea – aggiunge – che è un’azienda seria, stiamo già in fase di elaborazione dei turni. C’è una situazione diversa rispetto ad altre realtà, il corpo sindacale è compatto, il bilancio previsionale è sempre stato chiuso con circa quattro milioni di euro in attivo. Ma soprattutto c’è un afflusso di utenza molto ampio».
Un fenomeno, secondo il macchinista, in continua crescita. «Con il fatto che ora si arriva anche a Stesicoro ci sono circa cinquemila viaggiatori al giorno e con l’apertura di Nesima ci sarà ancora più gente, i catanesi si stanno abituando all’idea». Un’osservazione riscontrata anche parlando con alcuni cittadini che assistono, in questi giorni, alla chiusura dei lavori di costruzione. «Onestamente preferiamo aspettare 15 minuti i treni piuttosto che ore ed ore per l’autobus – spiega una signora – anche perché sono spesso affollati e vanno molto a rilento. Tra l’altro – aggiunge – ultimamente sta diventando sempre più difficile trovarne uno libero e per chi come me deve recarsi a lavoro ogni mattina, ma anche per i tanti studenti che devono andare a scuola, non avere certezza sugli orari è un problema». «La Circumetnea sta effettivamente depotenziando l’Amt – conferma Lo Schiavo – se ci fosse un vertice con una certa programmazione si dovrebbe agire per rivedere tutte le tratte». Su questo aspetto, però, il direttore tecnico Fiore specifica: «Sono paure immotivate, il potenziamento della metro sarà d’aiuto anche ai mezzi su strada. I cittadini prenderanno sempre meno la macchina e questo non potrà che essere un beneficio per il traffico urbano e, quindi, per la puntualità dei mezzi pubblici».
Sul proprio profilo Facebook il sindaco Bianco ha salutato l’evento con uno slancio di allegria. «Stento a crederci ancora! – scrive – Una vera metropolitana. Per una nuova città. Un’alternativa concreta all’auto privata. Siamo stati di parola. Per una città che rinasce. Grazie Graziano! Grazie Commissario! Grazie a chi ha lavorato per realizzare questo sogno!». Non mancano i commenti di stima ma c’è anche chi lamenta alcuni disservizi proprio all’interno della tratta interessata. «Signor sindaco – scrive un utente – volevo fare notare a lei e al suo staff alcune criticità riguardanti l’accessibilità pedonale alla stazione San Nullo, infatti quel tratto di strada è totalmente sprovvisto di marciapiede. Sarebbe auspicabile che il Comune intervenga in tal senso». E gli fa eco un altro: «Sono necessari i marciapiedi in via Sebastiano Catania-via San Nullo affinché i pedoni possano raggiungere agevolmente e in sicurezza la fermata. Inoltre – conclude – sarebbe auspicabile un ripensamento delle linee Amt. Grazie ancora del suo impegno».