All'appuntamento di oggi, ottenuto dopo lo sciopero dei lavoratori, gli attori c'erano tutti. Il segretario generale della Filca Cisl di Catania Nunzio Turrisi lo ha definito un «incontro step by step». Si è stabilito un cronoprogramma per potere andare avanti
Metro Catania, tavolo sulla crisi di Cmc in prefettura «Pochi passi avanti, Circumetnea sblocca 4 milioni»
«Un incontro step by step», così è stato definito dal segretario generale della Filca Cisl Catania Nunzio Turrisi il tavolo di oggi in prefettura tra sindacati, Ferrovia Circumetnea e la direzione di Cmc di Ravenna. Un appuntamento, dopo quello della scorsa settimana con l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, per discutere della vertenza che riguarda i lavoratori impegnati con la ditta per la realizzazione di alcune nuove tratte della metropolitana di Catania, ottenuto dopo lo sciopero degli operai della scorsa settimana. Gli attori c’erano tutti e davanti al viceprefetto si è cercato di stabilire un cronoprogramma per potere andare avanti.
«Sulla garanzia degli stipendi, la ditta non ha fatto nessun passo avanti – afferma Domenico Murabito, segretario organizzativo della Filca Cisl Catania – e così come aveva già comunicato, ha ribadito l’impegno di pagare il mese di febbraio non prima di metà aprile». A fare un passo in avanti è stata invece Fce che ha preso l’impegno di «sbloccare tra domani e dopodomani un primo mandato da quattro milioni di euro (dei dieci complessivi, ndr) per fare in modo che Cmc soddisfi i crediti pregressi con i lavoratori e ricominci i lavori tra Nesima e Monte Po che sono fermi dallo scorso settembre», riferisce il segretario. Il tavolo di crisi rimane aperto in prefettura – oltre quello al Mise – ed è stato riaggiornato alla seconda metà di aprile per verificare gli adempimenti da parte di Cmc: continuità lavorativa, ripartenza dei cantieri e pagamenti degli stipendi. «Se non ci sarà un segnale chiaro, chiederemo a Fce di sostituirsi a Cmc per i pagamenti dei lavoratori», annuncia Murabito.
«Per gli stipendi del mese di marzo – aggiunge Turrisi – non c’è ancora nessuna certezza». Se ne potrebbe sapere di più dopo l’8 aprile, data in cui il colosso delle costruzioni dovrà presentare il piano industriale per tutta la situazione debitoria nazionale al tribunale di Ravenna dove ha presentato la richiesta di concordato preventivo. «Intanto si sta procedendo per gradi, tenendo conto degli ulteriori sei milioni in altre due tranche che Ferrovia Circumetnea ha a disposizione per Cmc ma che sono legati agli impegni per la ripartenza dei cantieri. A conti fatti – conclude il segretario Filca – se si mantiene questa tabella di marcia, entro i primi di giugno si potrebbe rivedere anche la talpa in azione e i lavoratori, che hanno già i nervi scoperti, potrebbero rientrare in cantiere».