Mestream, due catanesi fanno un festival a Venezia Band e cantautori etnei alla conquista dell’indie Veneto

«Qui mi hanno creduto sulla parola. Senza conoscermi, mi hanno dato un’opportunità solo sulla base del mio progetto». Giorgio Rosalia, 26 anni di Catania, si è trasferito a Venezia poco più di un anno fa per studiare Lingue all’università Ca’ Foscari. Nel frattempo, ha continuato a coltivare la sua passione per la musica. Che è sfociata, negli ultimi mesi, nell’organizzazione del Mestream festival, una tre giorni di musica indipendente nel cortile della struttura ottocentesca di Forte Marghera, a Mestre, una frazione del Comune veneziano. «L’idea originaria era di farlo, in versione ridotta, in uno spazio dell’ateneo, ma non ci siamo riusciti», racconta Rosalia. Così, da una chiacchierata con il suo amico Luca Lattanzi, di Mestre, è venuta fuori la possibilità di mettersi in contatto con la cooperativa sociale Controvento, che ha in gestione Forte Marghera. «Credevo che sarebbe stato complicato, invece ci hanno detto di sì subito», sorride Giorgio Rosalia. Assieme a lui e a Luca Lattanzi, a organizzare l’evento un’altra catanese in trasferta alla Ca’ Foscari, la 25enne Silvia Palumbo

Delle sei band che saliranno sul palco della fortezza veneziana, due sono catanesi: i Bill in the tea, che fanno «post-prog-rock» e i Loveless Whizzkid, un trio che fa per lo più indie e alternative rock. Nella squadra  catanese del Mestream, però, c’è anche il cantautore Claudio Palumbo, cresciuto all’ombra del teatro Coppola occupato, sostenuto da Cesare Basile e fresco fresco della pubblicazione del nuovo album, Tutti ci scoglionammo a stento, edito dall’etichetta indipendente — e vulcanica anche questa — Doremillaro records.

Al pool isolano, si aggiungono artisti che vengono da altre parti d’Italia. Prima i padroni di casa, i cantautori veneziani Bruno SponchiaJacopo Rossetto, e le band, originare  della laguna pure loro, Hermetique Garage e Dervisho. A completare l’elenco, gli Stringe da Udine e i Dresda Bàruch da Torino. Tutto questo, come ci tengono a precisare gli organizzatori sulla pagina Facebook dell’evento, «rigorosamente free». 

«Io e Luca ci siamo occupati delle scelte artistiche, guidati da un principio: portare sul palco musica sana, una proposta musicale di qualità e uno spettro di linguaggi musicali quanto più vario possibile», continua l’organizzatore. «La scena più viva in laguna è quella hardcore — racconta — per gli altri forse c’è ancora poco spazio, noi abbiamo provato a darglielo. Sono tutti progetti che, a nostro avviso, potrebbero spiccare il volo nel panorama musicale italiano, se solo avessero un po’ di supporto». Come, per esempio, locali che accettassero di far suonare pezzi inediti dal vivo, pagandoli. «Tutti gli artisti che sono stati chiamati ricevono qualcosa — prosegue Giorgio Rosalia — La cooperativa si è occupata di pagare a tutti il viaggio e il pernottamento. In più noi abbiamo ricevuto un budget di duemila euro da dividere tra gli artisti. Ovviamente, da questa cifra sono esclusi i costi del palco, del service e di tutti gli aspetti tecnici. Le band e i cantautori non dovranno preoccuparsi di niente».

Eccetto che del tempo, forse. A Venezia oggi, che è la giornata di inaugurazione, sono previste piogge e acqua alta. «Ma ce la faremo e andrà tutto bene, ci auguriamo». Una speranza che guarda anche al futuro, con la prospettiva di far diventare il Mestream un appuntamento annuale: «La promozione degli emergenti che non hanno grosse strutture alle spalle è un obiettivo che vogliamo continuare a portare avanti — sostiene — Per noi non si tratta solo di offrire un ingaggio, è qualcosa di più». E da questo deriva anche la scelta di non voler provare ad attrarre grossi nomi della musica italiana e internazionale: «Bisogna anche abituare il pubblico». A Venezia forse più che nel capoluogo etneo: «A Catania si vive ancora nel riflesso della città degli anni Novanta e c’è più varietà. Qui è solo questione di tempo», conclude.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]