I dipendenti della società partecipata che si occupa dei rifiuti e che si avvia verso il fallimento hanno occupato l'aula consiliare. «Ci mancano i mezzi, a volte anche le divise, siamo sempre andati a lavorare per mantenere pulita la nostra città». Giorno 8 l'udienza fallimentare
Messinambiente verso crac, lavoratori in Comune «Serve serietà e invece giocate con nostre teste»
«Siamo disposti a restare in presidio nell’aula consiliare fino a quando non vedrà la luce la Messina servizi bene comune». Questa mattina i lavoratori di Messinambiente hanno fatto irruzione all’interno dell’aula dove era in corso la quinta commissione Ambiente alla presenza dell’assessore al ramo Daniele Ialacqua. A far scattare la protesta la fissazione dell’udienza fallimentare da parte del tribunale il prossimo 8 febbraio per Messinambiente.
Il rischio di un crack della società che gestisce il servizio rifiuti della città di Messina ha spinto i lavoratori a intervenire direttamente in aula a palazzo Zanca. Temono di perdere il proprio posto di lavoro perché la nuova società che dovrebbe assorbire anche i dipendenti di Messinambiente non ha ancora visto la luce. A prendere la parola è stato uno dei lavoratori della partecipata.
«Il mio nome è Giuseppe Oliva, da anni lavoro a Messinambiente, è un’azienda con tante difficoltà e insieme ai miei colleghi abbiamo fatto tanti sacrifici. Ora dovete impegnarvi perché creare questa nuova azienda. Chiediamo di poter lavorare in tranquillità. Ci mancano i mezzi, a volte anche le divise, siamo sempre andati a lavorare per mantenere pulita la nostra città. Mostrateci serietà. Mostratela a noi e ai cittadini che pagano la Tari». «State giocando con le nostre teste». Non ha usato mezzi termini un altro dei lavoratori, Mario Crottogini che ha ricordato anche come un loro collega sia morto sul posto di lavoro. Vicenda per cui sono state rinviate a giudizio nove persone, tra cui gli allora responsabili della partecipata.