Una nota del dipartimento Viabilità invita a multare le auto che, pur essendo negli spazi riservati ai portatori di handicap, non esporranno il biglietto. Tante le voci di disapprovazione. L'amministrazione Accorinti promette di porre rimedio. Da tempo la città aspetta un regolamento per la gestione dei pass
Messina, stalli per i disabili a pagamento Polemiche sulle disposizione del Comune
Sosta a pagamento anche negli stalli dei disabili e invito agli ausiliari del traffico a multare i contravventori. È la disposizione contenuta in una nota del dirigente del dipartimento Viabilità del Comune di Messina, Saro Pizzino, finita al centro di una bufera di polemiche. La nota indirizzata al direttore dell’Atm, Giovanni Foti, al comandante della polizia municipale, Calogero Ferlisi, e, per conoscenza, all’assessore alla Mobilità, Gaetano Cacciola, chiede per le zone ztl di multare anche le auto munite di pass disabili se sprovviste del gratta e sosta.
Per placare gli animi è intervenuta direttamente l’amministrazione comunale annunciando l’emissione a breve di una delibera, che sulla scorta di un decreto del presidente della Repubblica dà la possibilità al Comune di «stabilire, anche nell’ambito delle aree destinate a parcheggio a pagamento gestite in concessione, un numero di posti destinati alla sosta gratuita degli invalidi muniti di contrassegno prevede la gratuità della sosta per gli invalidi nei parcheggi a pagamento qualora risultino già occupati o indisponibili gli stalli a loro riservati». A spingere per un intervento, in tal senso, è il segretario cittadino e membro dell’esecutivo nazionale dell’Italia dei Valori, Salvatore Mammola, e la responsabile provinciale dei disabili, Lucia Cardillo, che spiegano: «Potremmo turarci il naso su questo pagamento qualora fosse garantito su tutto il territorio cittadino il giusto numero di parcheggi riservati ai disabili e venissero eseguiti i controlli per evitare che vengano occupati abusivamente». Per i due la delibera del dirigente è «discriminante». Dello stesso parere anche il movimento Democrazia disabile: «È l’ultimo di una serie di tentativi di sfruttare una situazione obbligata per fare cassa sulla pelle di chi non ha scelte o santi in paradiso».
Di scarsa attenzione nei confronti degli ultimi parla anche il sindacato OrSa che cerca di fare chiarezza sulla sentenza della Corte di Cassazione, richiamata nella disposizione. «Premesso che le sentenze della Corte di Cassazione rappresentano un’interpretazione normativa e non sono legge, la nota 2679/2005 della direzione generale per la Motorizzazione del ministero aveva stabilito la gratuità dei posteggi a pagamento quando sono occupati da veicoli al servizio di persone invalide detentrici di speciale contrassegno». La consigliera comunale Lucy Fenech sottolinea che «solo un regolamento comunale uguale per tutti può tenere nel debito conto il giusto riconoscimento di un diritto e i doverosi controlli contro gli abusi che si sono registrati negli anni da parte di alcuni cittadini furbetti nell’uso dei pass per disabili». Il regolamento però continua a rimanere «nei cassetti di Palazzo Zanca, senza che il segretario generale abbia mai preso provvedimenti per sbloccarne l’iter».