Messina, scoperto un giro di sostanze dopanti Dopo segnalazioni delle madri dei body builder

Sono state le mamme degli atleti ad allarmarsi e a mettere gli inquirenti sul chi va là, vedendo i propri figli gonfiare pericolosamente. Nasce da qui l’operazione Bratislava che ha condotto all’adozione di misure cautelari – tra le quali sei arresti – per undici persone. Gli indagati sono titolari di palestre, personal trainer e body builder coinvolti, a vario titolo, in un giro di sostanze dopanti assunte dai culturisti. Sono ritenuti responsabili a vario titolo di aver prescritto, commercializzato e ricettato farmaci e sostanze farmacologicamente o biologicamente attive, attraverso canali diversi dalle farmacie aperte al pubblico, in assenza di controlli o prescrizioni mediche. Due palestre sono state sequestrate.

L’ordinanza restrittiva è stata emessa dal gip del Tribunale di Messina, Daniela Urbani, a seguito delle indagini della squadra mobile, coordinate dal sostituto procuratore Diego Capece Minutolo. Quel che ne sarebbe emerso è che, in alcune palestre di Messina e Villafranca Tirrena, agli atleti venivano prescritti piani di allenamento e diete che venivano poi integrati con sostanze dopanti quali stanazolo, trembolone, metenolone, oxandrolone, nandrolone e boldenone. Qualcuno si somministrava anche insulina, sottraendola niente meno che a parenti diabetici.

Le indagini, avvenute tramite perquisizioni, appostamenti, intercettazioni, si sono protratte dall’aprile 2012 all’aprile 2013 e hanno portato al sequestro, a carico degli indagati, di ingenti quantitativi di sostanze anabolizzanti. A sollecitarle è stata la denuncia di alcune mamme, preoccupate per la salute dei loro figli, vedendoli gonfiare a vista d’occhio e contrarre preoccupanti infezioni e infiammazioni.

I sequestri sono stati eseguiti a più riprese: nel novembre 2012, a marzo e aprile 2013 e nel febbraio dello scorso anno. Tra i farmaci sequestrati, persino alcuni non commerciabili in Italia, importati dalla Slovacchia tramite uno degli indagati, titolare di alcune palestre di Bratislava e del Salernitano.

Gli arresti effettuati stamattina dai poliziotti della Mobile di Messina, in collaborazione con i colleghi di Palermo e Salerno, hanno riguardato Girolamo Grasso, 54 anni, messinese, titolare della palestra Girolamo’s gym di Messina; Domenico Battaglia, 53 anni, originario di Rometta, titolare della palestra Body elegance center di Villafranca Tirrena; Mario Amato, 30 anni, residente a Rometta, personal trainer; Rosario Mesiti, 38enne personal trainer messinese; Michele De Fanis, 32enne di Palermo; Simone Pellegrino, 24 anni, residente a Pontecagnano Faiano (Salerno). Tutti si trovano adesso ai domiciliari.

Altri quattro indagati sono stati sottoposti alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Si tratta dei messinesi Antonino Settimo, 29 anni; Wender Viola, 28; Patrizia Mirabile, 46; Giovanni Radessich, 43. Quest’ultimo, residente a Villafranca Tirrena.


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Vedevano i propri figli gonfiare e contrarre infezioni. Dalle preoccupazioni di alcune mamme di atleti sono partite le indagini che hanno portato all'arresto di sei persone. Undici in totale i titolari di palestre e i personal trainer coinvolti. Avrebbero prescritti piani di allenamento e diete, da integrare con medicine. Guarda il video

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