I lavoratori sarebbero impiegati nel centro di smistamento di via Olimpia, dove i cittadini si recano per recuperare la corrispondenza non consegnata. Non sono pochi quelli che, in questi mesi, hanno rischiato di vedere staccate le utenze per il mancato pagamento dei servizi di luce, acqua e gas
Messina, quattro indagati per i disservizi alle Poste Per Procura avrebbero coperto colleghi negligenti
Bollette e raccomandate mai recapitate. Cataste di posta accantonata negli uffici e i cittadini infuriati. I messinesi ormai da mesi subiscono numerosi disservizi relativi al mancato recapito della corrispondenza. E adesso la Procura vuole vederci chiaro: è per questo che ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati. Si tratterebbe di alcuni dipendenti impiegati nel centro di smistamento di via Olimpia.
A chiedere che venisse fatto qualcosa, in questi mesi, erano state numerose organizzazioni sindacali – Cisl e Cgil in particolare più volte erano intervenute, sottolineando come l’intero comparto avesse subito notevoli disagi a causa del nuovo piano del servizio postale – ma anche semplici cittadini. Tra loro anche chi ha rischiato di restare senza le utenze di luce e gas perché le bollette non erano mai state consegnate. I più penalizzati, nemmeno a dirlo, gli anziani, che hanno nel recapito della posta l’unico strumento per verificare l’emissione di eventuali bollette.
Al centro di via Olimpia i messinesi si recano per recuperate raccomandate non consegnate dai portalettere. L’ipotesi della Procura è che i lavoratori avrebbero fatto in modo di non far emergere i gravi ritardi nella consegna della posta alla direzione centrale per eludere i controlli dei vertici di Poste italiane e dimostrare in tal modo la piena efficienza dell’ufficio.