Il maltempo ha peggiorato la situazione al villaggio Salice. Prima si è aperta una grossa crepa, poi l'intera strada è collassata. «Con me - racconta un residente 79enne - abitano mia moglie che ha 76 anni, mia suocera che ne ha 94, e mio cognato che ha avuto un’emorragia cerebrale ed è allettato». Guarda le foto
Messina, quattro famiglie isolate per una frana «Siamo anziani e possiamo uscire solo a piedi»
Quattro famiglie a Messina, nel villaggio Salice, sono isolate da ieri notte. «Una grossa crepa apertasi sul manto stradale ieri sera intorno alle 19,30 aveva fatto allarmare i residenti che mi hanno contattato», spiega il consigliere della sesta circoscrizione Nunzio Cardullo. «Sono andato subito sul posto e ho visto la strada con la grossa crepa. Ho chiamato la polizia municipale per transennare il passaggio. Ma durante la notte la situazione è precipitata».
A franare è stata l’intera strada. Stamattina sul posto sono intervenuti i tecnici del Comune che, constatato il danno, «hanno allertato subito la protezione civile per cercare una soluzione e liberare le famiglie rimaste bloccate». Tra di loro c’è il signor Costantino, 79 anni. «Abito in una casa che si può raggiungere solo passando attraverso la strada che è franata – racconta a MeridioNews – con me abitano mia moglie che ha 76 anni, mia suocera che ne ha 94 ed è assistita da una badante, e mio cognato che ne ha 69 anni ma in seguito a un’emorragia cerebrale è allettato e ha bisogno di costanti cure».
Per raggiungere la prima bottega utile si devono percorrere due chilometri e mezzo. «Solo per comprare il pane dobbiamo compiere cinque chilometri usando la macchina. Al momento non possiamo ricevere i fornitori delle bombole di gas, né quelli dell’acqua. E da stanotte non possiamo uscire di casa se non a piedi». Le condizioni meteo rendono difficile l’inizio dei lavori. «Ci hanno detto avverranno in tempi brevi, non ci resta che sperare. Una squadra del movimento terra del dipartimento manutenzioni ha aperto un varco che consente il passaggio a piedi. Nel frattempo si sta pensando già a una delibera di quartiere per la revoca dei fondi Tasi che servivano per altri lavori nel villaggio da destinare all’emergenza creatasi», conclude il consigliere Cardullo.