La città dello Stretto è una delle cinque - con Roma, Napoli, Genova e Padova - dove si sperimenta l'iniziativa della Federazione medici di medicina generale. Dal parcheggio Cavallotti a Maregrosso, si avvicinano gli invisibili per proporre la vaccinazione. Molti gli stranieri che accettano e che lanciano il passa parola
Messina, per Natale vaccinazioni gratuite ai senzatetto Volontari in strada, il progetto di medici e Sant’Egidio
Vaccinazioni per le persone fragili e per stare accanto agli «invisibili». Messina è l’unico centro siciliano dove è stato avviato il progetto di volontariato che coinvolge altre quattro città italiane: Genova, Napoli, Padova e Roma. Oltre 500 vaccini influenzali donati dalle case farmaceutiche e dall’Asp di Messina. «Le prime 50 sono state già effettuate. E si andrà avanti per tutto gennaio», spiega Gaetano Cincotta, neo presidente della Fimmg, Federazione medici di medicina generale, promotrice dell’iniziativa insieme alla comunità di Sant’Egidio.
«Nella sede di via XXIV Maggio abbiamo già vaccinato molti stranieri – prosegue Cincotta – ci ringraziano per la nostra iniziativa. E tra di loro fanno il passa parola». Un progetto che a Natale assume un valore particolare, un gesto di vicinanza per chi ai margini della società. Il medico di famiglia sarà al fianco delle persone vulnerabili grazie ad un protocollo d’intesa siglato tra la Federazione e la Comunità, che prevede la promozione di un progetto di volontariato per vaccinare le persone di età superiore ai sei anni.
Come spiega Cristina Chirico, referente medico della comunità di Sant’Egidio, «speriamo di raggiungere il maggior numero di persone» e per farlo i volontari si recano personalmente nei luoghi dove c’è maggiore concentrazione degli «invisibili». Al parcheggio Cavallotti, alla chiesa di Sant’Andrea Avellino, alla sala Laudamo, al Palacultura, lungo il corso Cavour, lungo la via Santa Cecilia, a Maregrosso. Luoghi dove vivono per lo più stranieri, in maggioranza extracomunitari, gli italiani sono meno di una decina.
A eseguire i vaccini saranno medici che «potranno aderire su base volontaria e tutti i medici iscritti alla Fimmg nelle sedi provinciali delle città coinvolte, i medici del triennio di formazione specifica, i diplomati del corso di formazione specifica in Medicina Generale e i neo-laureati – prosegue Cincotta -. La Comunità di Sant’Egidio individuerà e metterà a disposizione le sedi dove effettuare l’attività». L’augurio è che «presto questo progetto possa essere esteso anche ad altre realtà – conclude Tommasa Maio, responsabile dell’area vaccini della Fimmg – Un progetto pilota è stato già realizzato a Roma durante il periodo della campagna vaccinale 2016/17 dalla scuola di formazione in medicina di Famiglia-Regione Lazio, ottenendo risultati soddisfacenti».