La vittima è il commercialista 60enne Domenico Calogero, caduto lo scorso 10 marzo nel tratto di strada tra Cataratti e Montepiselli. Ad allertare i soccorritori era stato un guidatore di passaggio. Forse tra le cause anche la presenza di una crepa lungo la carreggiata. Inutile l'intervento alla calotta cranica
Messina, non ce l’ha fatta il ciclista ricoverato Si trovava all’ospedale Papardo da 20 giorni
Ha lottato contro la morte per 20 giorni ma oggi il suo cuore ha smesso di battere. Domenico Calogero, il ciclista 60enne caduto durante un’uscita in sella alla sua bicicletta, si trovava ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Papardo di Messina dal 10 marzo scorso. L’uomo era stato anche operato. Un delicato intervento chirurgico per l’asportazione di parte della calotta cranica. Calogero è rimasto in coma farmacologico fino a stamattina, quando è avvenuto il decesso.
Grazie al racconto di un testimone oculare i parenti e anche gli investigatori della polizia municipale, che si stanno occupando dell’indagine, sono riusciti a sapere cos’è successo al commercialista. All’alba del 10 marzo era stato trovato privo di sensi via Noviziato Casazza a Messina. Riverso sull’asfalto con accanto la sua bici.
A notare il corpo del 60enne era stato un automobilista che si trovava a passare nel tratto di strada tra Cataratti e Montepiselli. L’uomo, che poi ha allertato il 118, ha visto Calogero cadere dalla bici. Al vaglio degli investigatori l’ipotesi di crepa sull’asfalto in una semicurva in salita come causa dell’incidente. Il magistrato ha disposto l’esame esterno sul corpo dello sfortunato ciclista.