Messina, manifestanti occupano consiglio comunale Proteste contro Accorinti: «Torni a fare il professore»

Vibrante protesta stamani a Messina. Poco dopo le 10,30, un centinaio di persone ha occupato l’aula del consiglio comunale per protestare contro la gestione dell’emergenza idrica, che da settimane costringe i residenti a sopportare continui disservizi nell’erogazione dell’acqua.

I manifestanti, che si sono definiti slegati da particolari appartenenze politiche, hanno preso possesso degli scranni di Palazzo Zanca, sottolineando come gli stessi siano «proprietà dei cittadini». Le proteste non riguardano soltanto la crisi idrica, ma anche la gestione dei rifiuti, il degrado e la mancanza di sicurezza in città. Oggetto delle proteste, l’intera classe politica: «C’è chi perde il lavoro a causa della mancanza dell’acqua – dichiara un manifestante -. Lo Stato ha proclamato lo stato di calamità dopo dieci giorni e finora questa classe dirigente non è riuscita a fare nulla. Quando ci accorgeremo che è giunto il momento di cambiare?»

Occupare il consiglio comunale potrebbe essere solo il primo passo: «La nostra protesta parte da qui ma vogliamo arrivare al governo centrale» continuano i manifestanti, anche se le presunte mancanze di Renato Accorinti nella gestione della crisi, fanno del sindaco uno dei principali obiettivi: «Torni a fare il professore. Noi prenderemo il suo programma e lo applicheremo. Occorre rifare tutto da capo».

L’occupazione, che è durata poco meno di un’ora e non ha trovato alcuna resistenza, ha fatto spostare la conferenza stampa dell’assessore regionale Territorio e Ambiente Maurizio Croce, nell’ufficio del vicepresidente del consiglio comunale.


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