Le condizioni di Ylenia Grazia Bonavera migliorano e la prognosi è stata sciolta. A incastrare il suo ex fidanzato non è stata la sua testimonianza, ma altre prove. Il primario del reaparto del Policlinico dove è ricoverata spiega: «Lei dice che non è stato lui». Il suo datore di lavoro: «Dopo le telefonate diventava triste»
Messina, la ragazza bruciata viva è fuori pericolo Difende l’ex. «Vuole parlare coi pm per discolparlo»
Domani mattina il 25enne Alessio Mantineo, accusato di aver tentato di bruciare viva la sua ex fidanzata, sarà interrogato dal gip Eugenio Fiorentino. Fino a quel momento resterà nel carcere di Gazzi dove è stato accompagnato domenica sera dagli agenti della squadra mobile dopo che si è costituito alla Questura assistito dal suo legale.
Ma dopo il suo arresto, la vittima ed ex convivente, Ylenia Grazia Bonavera, la 22enne che si trova ricoverata al Policlinico con ustioni sul 13 per cento del corpo, difende Mantineo. «Non è stato lui, hanno arrestato un innocente», avrebbe detto anche ai poliziotti. Per gli investigatori della Mobile e per la procura che coordina le indagini non ci sono dubbi che sia stato proprio il 25enne a bussare alla porta di casa dell’appartamento di Bordonaro dove fino a qualche mese fa vivevano insieme. Sempre lui avrebbe gettato la benzina sulla ragazza e poi le avrebbe dato fuoco.
Il fermato sarebbe stato identificato da altri elementi di prova, e non dalla fidanzata. Elementi che sono stati allegati alla richiesta di convalida inviata al Gip e che verrà valutata domani mattina dal magistrato prima dell’interrogarorio. Per questo Mantineo si trova al carcere ed è accusato di tentato omicidio premeditato aggravato dalla crudeltà.
A raccontare dei continui dissidi tra i due ragazzi sono amici, parenti e persino un commerciante presso cui Ylenia ha lavorato per qualche giorno di prova. «L’abbiamo vista l’ultimo giorno il 31 dicembre», racconta il negoziante che ha bottega sul corso Cavour. «È una ragazza solare, ma ogni tanto cambiava umore, diventava triste – prosegue – spesso dopo aver parlato al telefono. Diceva che aveva discussioni, ma non saprei dire se ci fosse il suo ragazzo all’altro capo del cellulare».
Anche la madre e le cugine della ragazza raccontano di continui litigi e di un clima non tranquillo. Una vita non serena che probabilmente aveva spinto la 22enne a troncare la relazione. Oggi Francesco Stagno D’Alcontres, primario del reparto di Chirurgia plastica del Policlinico messinese dove è ricoverata Ylenia Grazia Bonavera, ha sciolto la prognosi. «Abbiamo medicato la paziente che è stabile e stanca. Sta bene. Le ustioni si sono stabilizzate, lei è ben orientata e abbiamo sciolto la prognosi che è di 30 giorni».
E proprio mentre era ricoverata, la giovane ha appreso che il suo ex è in carcere perché accusato di aver tentato di ucciderla. «Da quando è arrivata qui – prosegue D’Alcontrees – non ha mai accusato il fidanzato. Anzi, quando ha saputo che era stato fermato ha chiesto di essere sentita dall’autorità giudiziaria per discolparlo. Lei dice che non è stato lui».