Le fiamme sono divampate domenica notte. A dare l'allarme sono stati i vicini. Secondo gli investigatori, i malviventi avrebbero forzato le persiane per poi cospargere l'interno con liquido infiammabile. Si cerca un possibile movente, mentre i danno ammontano a decine di migliaia di euro
Messina, incendiato studio di due avvocati Bruciati i documenti, rogo sarebbe doloso
Hanno forzato le persiane delle finestre al primo piano di uno stabile in via Ugo Bassi, in pieno centro a Messina. Quindi hanno versato liquido infiammabile e hanno appiccato l’incendio all’interno di uno studio di due avvocati peloritani. Le fiamme, che si sono subito propagate, hanno fatto scattare l’allarme degli altri residenti che alle 4 della scorsa domenica hanno chiamato il 115 e fatto intervenire i vigili del fuoco. L’incendio ha danneggiato lo studio legale della coppia di professionisti messinesi Ivan Russo e Maria Scalia, il primo penalista, la seconda civilista.
Per capire cosa si nasconda dietro questo rogo sono state avviate le indagini da parte degli agenti della squadra mobile di Messina, coordinati dal dirigente Francesco Oliveri. Di certo al momento si sa che la matrice delle fiamme è dolosa. Una o più persone avrebbero approfittato del fatto che le finestre dello studio si affacciano sulla strada ad altezza uomo e dopo aver forzato le persiane hanno appiccato il fuoco e sono fuggite. Decine di migliaia di euro il valore dei danni. Distrutto tutto quello che si trovava all’interno dei locali. In fumo sono andati gli archivi, le scrivanie, stampanti e computer.
La notizia è trapelata solo oggi. Ciò avrebbe, in questi giorni, permesso alla Mobile di investigare senza clamore. I poliziotti avrebbero raccolto alcune testimonianze e sarebbero alla ricerca di immagini di videosorveglianza di eventuali negozi vicini che possano aver immortalato i responsabili. Ancora sotto choc i due avvocati che agli investigatori non hanno saputo indicare un possibile movente.