Messina, i sentimenti dei ragazzi protagonisti a scuola Dalla stanza virtuale dei pensieri alle note della chitarra

Per la prima volta hanno preso in mano una chitarra e, al termine di un anno scolastico, grazie al loro professore di musica, sono stati protagonisti di una Serenata spagnola. È la piccola magia realizzatasi all’interno dell’istituto comprensivo San Francesco di Paola a Messina. «Non siamo un istituto a indirizzo musicale – spiega la dirigente scolastica Renata Greco ai microfoni del gruppo Rmb -, ma abbiamo la fortuna di avere al nostro interno delle anime come il professore Sergio Bertolami che, oltre a insegnare musica, è un compositore e un artista. Ha regalato questa composizione alla nostra scuola facendola diventare un video che ha visto protagonisti i ragazzi delle due prime classi dove ha insegnato». Insieme a Sergio c’è anche Pina Castanotto. Lei insegna italiano e lo fa assecondando la sua vena artistica, seguendo le inclinazioni dei suoi studenti. 

Un piccolo ruolo, in tutto questo, l’ha avuto anche chi scrive: durante le mie ore di lavoro a scuola, in un ruolo diverso dai docenti, ho ascoltato le loro sofferenze in questo strano anno scolastico. Paure che spesso si trasformano in confidenze. È nata così l’idea di portare avanti un progetto sociale per dare voce ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado, offrendo loro la possibilità di esprimersi senza condizionamenti. «L’idea iniziale – ha spiegato ancora la dirigente in radio – era quella di far affiggere ai ragazzi dei post it su una parete della scuola. M, a causa del Covid, abbiamo dovuto modificare il progetto». Così è stata creata una stanza virtuale, attraverso un programma già usato in passato da Pina Castanotto, che ha consentito ai ragazzi di scrivere i loro pensieri. 

Durate le ore di lezione d’italiano il progetto è stato spiegato ai ragazzi. E sono stati proprio loro a scegliere il nome di questa pagina virtuale dove poter lasciare le loro idee. Un testa a testa tra le varie sezioni che ha visto alla fine vincere ai voti, espressi tramite like sotto ad ogni post, il nome free confidence proposto dai ragazzi della 2A. «È stato interessante leggere le motivazioni che i ragazzi hanno dato per invogliare i compagni delle altre sezioni. Ma soprattutto è stato bello vedere quanta voglia hanno di dire la loro su ciò che li riguarda». Scorrendo i post pubblicati sulla pagina virtuale si trovano anche poesie che sono state postate al termine degli incontri in classe. 

C’è chi ha scelto di restare anonimo, chi ha voluto indicare la classe di appartenenza e chi invece ha voluto firmare il proprio pensiero. E alcuni di questi testi hanno accompagnato le note della Serenata Spagnola composta da Sergio e suonata dai ragazzi di 1 D e1 E. Quel che è venuto fuori dall’unione di queste anime, alla fine, non è stato solo un progetto interscolastico. Ma la definitiva emersione della voglia di esprimersi e di vivere dei ragazzi. Sostenuti dalla scuola che li ha resi protagonisti.

Simona Arena

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