Studiano o lavorano fuori Messina, ma il loro legame con la città dello Stretto è tale che ad ogni festività rientrano a casa. Giovani che si sono costituiti in associazione e hanno scelto come nome Fuori di Me. In occasione della presentazione alla città hanno puntato su un argomento a loro molto caro, in tutti i sensi: le spese per i biglietti aerei. Hanno studiato per realizzare un dossier nel quale analizzano i costi delle tratte principali: da Roma, Milano, Torino, Venezia, Bologna, Firenze e Pisa per due destinazioni: Catania e Reggio Calabria.
Per render più incisivo il messaggio hanno anche lanciato uno spot. Protagonista del breve filmato è Gianmarco, un fuorisede alle prese con l’insistenza della mamma che lo sollecita a prenotare il volo per rientrare a Natale. Ma, una volta davanti al pc, cominciano le sorprese. Vengono esaminate due compagnie aeree, Alitalia e Rayanair. La prima propone un biglietto di 113 euro solo andata per la tratta Roma-Catania e di 124 euro se si sceglie di atterrare a Reggio Calabria. Se poi invece di optare per il volo diretto, nell’ipotesi di risparmiare, se ne cerca uno con scalo, si scopre che il prezzo lievita a 561 euro per la città etnea, e arriva a 693 per quella dello Stretto. «Meglio andare in Canada», sottolinea Il protagonista dello spot. Cambia qualcosa con Ryanair: si va dai 67,66 euro per Roma-Catania ai 42 euro per il volo dalla capitale a Reggio Calabria. Con la stessa somma la compagnia irlandese fa volare dall’Italia a Parigi. Meta che effettivamente alla fine viene scelta dal protagonista dello spot che decide di portate nella città francese anche parenti e amici. «A Natale non tornare a Messina, vai a Parigi», questo l’amaro finale.
Ma quanto costa tornare a Messina? Il 28 dicembre, Fuori di Me, presenterà uno studio dettagliato sui prezzi esorbitanti…
Posted by Fuori di ME on Giovedì 24 dicembre 2015
Ma Roma è la meta più economica. Il report analizza molte altre tratte. «Abbiamo calcolato un mese prima della partenza il prezzo medio del biglietto per il 18 dicembre 2015». Alitalia da Milano Linate a Catania solo andata costa 245 euro; Ryanair diretto si aggira sui 225 euro. Poco più bassi i costi se si atterra a Reggio Calabria: 172 euro con la compagnia italiana. Con la low cost irlandese il prezzo più basso a 161 euro. Da Malpensa a Catania: Alitalia con scalo 160 euro, diretto Ryanair 116. Da Orio al Serio c’è solo Ryanair e costa 104 euro. Infine Malpensa-Reggio con uno scalo 238 euro. Prendendo in considerazione Torino, bisogna mettere in conto almeno uno scalo: con Alitalia 259 euro se si atterra a Catania, 150 euro se si sceglie l’aeroporto reggino. Stesso prezzo che pratica Ryanair con destinazione la città etnea.
Da Bologna, Verona e Venezia per la Calabria c’è solo Alitalia. Analizzando i costi: Bologna-Reggio 190 euro; da Verona 236 euro; da Venezia 248 e con scalo. Per Catania, dove c’è la concorrenza di Ryanair, va poco meglio: Bologna-Catania 163 euro con uno scalo, non esiste il diretto. Ryanair scende a 151 euro ed è diretto. Verona-Catania: 121 euro della compagnia italiana contro i 106 di quella irlandese. Da Venezia alla città etnea servono 212 euro con Alitalia (con scalo), 103 con Ryanair, diretto. Da Firenze per Catania si va dai 116 euro di Ryanair ai 212 di Alitalia, per Reggio si spendono 258 euro.
Come fanno rilevare i ragazzi di Fuori di Me «lo studente che ha esigenza di tornare a casa per le vacanze è in balia dell’arbitrio delle compagnie aeree che, facendo leva sull’elevata domanda, pongono un gravoso aut-aut: sottostare alle loro condizioni o cercare altri mezzi per rientrare. Sanno benissimo – continuano – di poter aumentare a dismisura i prezzi perché il tipo di clientela cui si rivolgono è costretta, di fatto, a sottostare alle loro condizioni, pagando cifre smisurate per un servizio che in altre realtà, su tutte la Sardegna, è invece contenuto nei costi dal sistema di continuità territoriale».
L’associazione è stata presentata ieri al Comune di Messina, in una sala strapiena di ragazzi. «Fuori di Me – spiega Roberto Saglimbeni, uno dei promotori – ha come scopo mettere insieme le competenze che ognuno di noi ha accumulato, per metterle al servizio della città, tramite lo sviluppo di progetti, iniziative, eventi». Il report sui costi dei voli rientra in un più ampio prospetto delle spese che chi lavora o studia lontano da Messina ha dovuto sopportare per il rientro natalizio. Lo studio è anche strumento per coloro che, pensando a un’esperienza da fuori sede, vogliono farsi un’idea dei possibili impatti economici. «Siamo una realtà aperta – conclude Saglimbeni -. Invitiamo perciò gli studenti o i lavoratori fuori sede affascinati dallo spirito dell’associazione, a scriverci all’indirizzo email contatti.fuoridime@gmail.com».
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