Parla la nonna dei bambini che questa mattina hanno rischiato di essere colpiti dai calcinacci staccatisi dal soffitto di uno degli immobili che, stando a quanto annunciato dal sindaco Cateno De Luca, dovrà essere sgomberato entro la fine del mese
Messina, cede il tetto in una baracca di Camaro «Prima le urla, poi la polvere ha invaso la casa»
Ancora problemi nelle baracche di Camaro San Paolo a Messina. Meno di un mese fa un cedimento strutturale, causato da una perdita nella condotta idrica sui cui sono state costruite le casette, aveva reso necessario lo sgombero di sei famiglie. Stamattina alle 11,30 in un’altra delle favelas messinesi è crollato l’intonaco del tetto della camera da letto. Mentre cadevano i calcinacci, sul letto c’erano due dei sei bambini che occupano la baracca insieme a tre adulti. Per fortuna i bimbi sono stati solo sfiorati. Un grande nuvola di polvere ha invaso la casa composta da soli due vani. «Ho sentito un forte rumore e poi gridare – ha raccontato la nonna dei bambini -. Abbiamo visto la polvere invadere la casa».
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno dichiarato non agibile la camera da letto. Domani l’amministrazione comunale effettuerà un sopralluogo per decidere il da farsi. La famiglia ha scelto di non recarsi in una sistemazione provvisoria che era stata trovata dal Comune. Intanto, si avvicina la data del 31 ottobre, indicata dal sindaco Cateno De Luca come termine per avviare lo sgombero delle baracche di Messina. Al momento sono solo cinquecento gli immobili reperiti. All’appello ne mancano altri 1500, che l’amministrazione conta di individuare nel mercato immobiliare e di realizzare grazie a fondi stanzianti per il risanamento.