Messina, nasconde in casa un cadavere per incassare la pensione

Il corpo di un uomo di 66 anni, originario della Calabria, morto da almeno otto mesi è stato trovato dalla polizia nell’abitazione di un 50enne nel rione Bordonaro di Messina. La vittima era originaria di Melito di Porto Salvo ed era destinatario di un’ordinanza cautelare emessa dal tribunale di Reggio Calabria perché doveva scontare una condanna a cinque anni di reclusione. L’ipotesi privilegiata dagli investigatori è che alla base dell’occultamento del cadavere ci possa essere stato l’interesse del 50enne, coinquilino del calabrese deceduto, a percepire la pensione del 66enne. La polizia in casa ha trovato un documento di identità contraffatto sul quale il cinquantenne avrebbe apposto una sua foto ed estratti di un conto corrente alla Posta sul quale si sarebbe fatto accreditare la pensione del 66enne. La procura ha aperto un fascicolo e indagato il 50enne per occultamento di cadavere. Sul cadavere è stata disposta l’autopsia per chiarire le cause del decesso.

Il cadavere scoperto è quello del 66enne Fernando Testa. La polizia sarebbe arrivata a scoprire il corpo senza vita grazie a un’informativa nella quale si evidenziava che il 50enne indagato – l’uomo proprietario della casa dove vivevano insieme – si accompagnasse spesso al pregiudicato che, nel frattempo, era raggiunto da una misura cautelare del tribunale di Reggio Calabria. Da un primo esame esterno, sul corpo di Testa ci sarebbero segni di violenza. Stando a quanto ricostruito finora, la causa del decesso potrebbe essere quella di una morte naturale. L’autopsia fornirà ulteriori elementi.


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