A siglare il provvedimento sono stati il presidente della Regione Nello Musumeci e l'assessore alla Salute Ruggero Razza. Il sindaco peloritano aveva firmato le dimissioni poi revocate pochi minuti prima che diventassero definitive
Messina, avviato l’iter di decadenza per Paolo La Paglia Contro il direttore dell’Asp si era scagliato pure De Luca
Alla fine a saltare è stata la poltrona del vertice dell’azienda sanitaria provinciale messinese Paolo La Paglia. Al direttore generale dell’Asp è stata inoltrata la contestazione per l’avvio del provvedimento di decadenza che comporta la risoluzione del contratto. A chiedere la sua testa, oltre ai sindacati, era stato il sindaco di Messina Cateno De Luca che era arrivato anche a firmare le dimissioni, poi revocate pochi minuti prima che diventassero definitive. Adesso, a meno di due settimane, il presidente della Regione Nello Musumeci ha siglato il provvedimento.
La presa di posizione del primo cittadino peloritano aveva creato uno scontro istituzionale anche con l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. Nel provvedimento, arrivato a due mesi dall’insediamento della commissione d’inchiesta, adesso c’è anche la sua firma. I commissari hanno concluso il loro lavoro dopo avere passato in rassegna sei attività dell’Asp: la sorveglianza sanitaria e la gestione del contact tracing, le attività dei laboratori, l’offerta ospedaliera, il settore delle risorse umane, la gestione della registrazione degli esiti dei tamponi e quella dei rifiuti.
Le attività dell’azienda di via La Farina sono passate sotto la lente della commissione composta dal presidente Salvatore Scondotto che si è occupato delle indagini sulle attività di tracciamento dei contagi; Francesca Di Gaudio, addetta ai tamponi somministrati e agli esiti; Giuseppe Murolo, con competenza sul reclutamento del personale; Roberto Virzì, che si è occupato di rete ospedaliera e posti letto e Stefano Campo che ha indagato sulla corretta separazione dei percorsi ospedalieri tra reparti e pazienti Covid e non Covid.
L’ultima parola, adesso, spetta però a La Paglia che ha un mese di tempo per proporre le proprie controdeduzioni alla relazione della commissione. Intanto, una settimana fa, la commissaria ad acta Maria Grazia Furnari ha confermato di avere trovato «una situazione caotica».