Messina, 56enne morto per meningite batterica Ospedale Papardo: «Nessun rischio di epidemia»

Non ce l’ha fatta l’uomo di 56 anni a cui venerdì pomeriggio all’ospedale Papardo di Messina era stata diagnosticata una forma di meningite batterica. Il sospetto era sorto nei medici dopo un attacco ischemico. L’uomo, ricoverato da alcuni giorni nel reparto di Endocrinologia, per delle disfunzioni dovute al diabete, era stato trasferito nell’unità coronarica. Qui i medici hanno capito che il problema non aveva a che fare con il cuore. E hanno spostato la loro attenzione sul cervello. 

Hanno chiesto un consulto al reparto di Malattie infettive. Venerdì pomeriggio la conferma che il paziente era affetto da meningite batterica. A quel punto è scattato il protocollo sanitario che in questi casi prevede che il paziente venga messo in isolamento. L’uomo è stato subito trattato con terapia antibiotica. Sono state anche attivate tutte le procedure di prevenzione su quanti sono entrati in contatto con il 56enne, compresi familiari e personale medico. Tuttavia, nonostante la tempestività dell’intervento, le condizioni dell’uomo sono peggiorate fino alla morte avvenuta ieri pomeriggio. 

L’azienda sanitaria ha avviato la bonifica dei locali dove il paziente è stato ricoverato. Avvisate anche l’Asp e il reparto di Igiene Pubblica. La direzione sanitaria degli ospedali Riuniti Papardo Piemonte, guidata dal manager Michele Vullo, ha rassicurato che non c’è alcun rischio di contagio o epidemia.


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Il sospetto nei medici era arrivato dopo un attacco ischemico. Trasferito nell'unità coronorica i medici hanno capito che il problema non era il cuore. Dopo il decesso, è stata avviata la procedura di bonifica dei locali in cui la vittima è stata ricoverata. Profilassi antibiotica per familiari e personale medico

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