Mentre Renzi e Berlusconi giocano con la legge elettorale il Pil italiano va giù

L’ISTAT CERTIFICA LA CRISI ECONOMICA DEL NOSTRO PAESE. PER TUTTA RISPOSTA IL CAPO DEL GOVERNO E IL SUO ALLEATO HANNO UN ‘SOGNO’: MANTENERE I DEPUTATI-CAMERIERI A MONTECITORIO, ALLA FACCIA DELLA VOLONTA’ POPOLARE

di Carmelo Raffa 

Dalle ultime informazioni sull’incontro di stamattina tra Matteo Renzi e Silvio viene fuori un rinnovato ed amoroso accordo che si allarga anche ad Angelino Alfano.

L’ex Cavaliere, infatti, si è dichiarato favorevole a rivedere in basso il tetto di sbarramento ed anche la questione relativa al premio di maggioranza di coalizione, ma ancora una volta ha pronunziato un “niet” sulla possibilità di reintrodurre a qualsiasi titolo la possibilità di espressione della preferenza da parte degli elettori.

Per Berlusconi, insomma, i parlamentari del suo Partito dell’unico ramo del Parlamento che rimarrà in piedi dopo la ‘riforma’ del Senato – e cioè la Camera dei deputati – debbono essere i suoi ‘camerieri’ che lui stesso vuole selezionare ad uno ad uno, alla faccia della volontà popolare.

Ciò ci ricorda lo slogan pronunziato dalle femministe a fine anni ’60 che tradotto in berlusconese diventa “Il parlamentare è mio e me lo gestisco io”. Noi non crediamo che Matteo Renzi sia rimasto infastidito o abbia versato una lacrima ascoltando la ferma decisione del leader di Forza Italia, perché crediamo che anche a lui faccia piacere poter scegliere i futuri parlamentari-camerieri…

Ma mentre c’era l’incontro una tegola si è abbattuta sull’attuale Governo con la pubblicazione dei dati Istat relativi alla situazione aggiornata del Pil, sigla che sta per Prodotti interno lordo, indicatore economico che, impietosamente, dà l’Italia in crisi.

“Nel secondo trimestre del 2014 – rivela l’Istat – il Prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2005, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,3% nei confronti del secondo trimestre del 2013″.

Il calo congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto in tutti e tre i grandi comparti di attività economica: agricoltura, industria e servizi. Dal lato della domanda, il contributo alla variazione congiunturale del Pil della componente nazionale al lordo delle scorte risulta nullo, mentre quello della componente estera netta è negativo.

Il secondo trimestre del 2014 ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al secondo trimestre del 2013.

Nello stesso periodo il Pil è aumentato in termini congiunturali dell’1% negli Stati Uniti e dello 0,8% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2,4% negli Stati Uniti e del 3,1% nel Regno Unito

Ed ecco che, mentre s’inciuciano Matteo e Silvio, esce fuori la strumentalizzazione dei dati Istat con un manifesto pubblicato da Forza Italia: “Aprile-Giugno 2014: crescita – 0,2%. Servono fatti, non parole”.

Strumentalizzazione vera o falsa? Noi dubitiamo che l’ex Cavaliere, che forse a breve riavrà il titolo, abbia l’intenzione seria di contrastare Matteo Renzi. Gli ultimi mesi infatti ci hanno fatto notare chiaramente che i due si accreditano a vicenda e crediamo che l’ex Premier col suo atteggiamento abbia fatto un regalino elettorale al PD alle ultime europee.

Ed allora? Cari big della politica, smettetela di giocare, in questo momento, sulla riforma elettorale e fate qualcosa di serio per il Paese che, come si nota, sprofonda sempre di più. Pensate alla Sicilia, al Meridione ed alle aree depresse e fate partire un piano concreto di sviluppo e di occupazione da queste zone.

Siamo più che convinti che se riparte la produttività nelle predette aree ripartirà positivamente il Pil nell’intero Paese.

 


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