Menfi, le biomasse della discordia

Dopo l’interrogazione dell’europarlamentare Sonia Alfano, sulla vicenda ‘Tre Tigli’ interviene anche il parlamentare nazionale di Italia dei valori, Ignazio Messina.

La Tre Tigli srl è una società che vorrebbe costruire un impianto per la lavorazione delle biomasse da 15 MW proprio a Menfi, in provincia di Agrigento. Un progetto che ha già scatenato un putiferio in una cittadina che, da sempre, vive di agricoltura, di turismo. Il timore, insomma, è che questo impianto possa creare problemi di inquinamnto. Da qui il “no” della popolazione a questo impianto per la produzione di energia.

Durissima la presa di posizione di Ignazio Messina: “La costruzione di un impianto a biomasse nel Comune di Menfi – dice il deputato nazionale di Italia dei valori – da parte della ditta Tre Tigli srl, rischia di mettere in serio pericolo l’economia agricola, zootecnica e il turismo marittimo dei territori di Menfi, Santa Margherita di Belìce e Montevago”.

Partendo da questo assunto Ignazio Messina ha presentato un’interrogazione parlamentare rivolta, in particolare, ai ministri Corrado Clini (Ambiente) e Corrado Passera (Sviluppo economico). Il deputato chiede la modifica del bando del ministero dello Sviluppo economico che ha promosso incentivi per gli impianti a biomasse in Campania, Sicilia, Puglia e Calabria per un totale di 100 milioni di euro.

Il caso Tre Tigli sembra una mannaia che potrebbe cadere su Menfi, città del vino e del mare pulito. Ma i cittadini e la classe politica hanno già detto “no” al progetto e sono pronti a lottare se lo scenario non dovesse mutare.

A Menfi i cittadini non sono disposti a mettere a repentaglio il futuro di un’apprezzata località turistica e agricola (a Menfi opera una delle cantine sociali più grandi d’Europa e il suo vino è esportato in tanti Paesi del mondo) per favorire un gigantesco impianto per lavorazione di biomasse 365 giorni l’anno con un pesante impatto sull’ambiente.

 

Foto delle spiagge di Menfi tratta da iloveagrigento.it