Il senso delle cose nell’anno dei virologi.
Con medici e virologi che diventano influencer, anche evitando la facile ironia, non si può fare a meno di riflettere su quale sia il rapporto che molti di noi hanno con la scienza.
Conflittuale, talvolta. Confuso, molto spesso. Il più delle volte resta, comunque, una friendzone educativa in cui qualcuno dei due vuole andare più a fondo (noi) ma non riesce neanche a grattare la superficie dell’infinito bagaglio che lei (la scienza) si porta dietro. Frustrante, vero?
Provvidenzialmente a febbraio mi è capitato tra le mani un libricino, letto poi questo mese, con alcune conferenze di Richard Feynman.
Il Premio Nobel per la Fisica si rivolge, è evidente già dalle prime righe, a un pubblico capace di farsi provocare ma al quale pone comunque riflessioni importanti: dalla fisica alla religione, passando per la politica, il risultato è ciò che tutti noi dovremmo leggere ALMENO una volta nella vita.
Una dichiarazione d’amore velatamente intellettuale ma molto concreta per la scienza, per la vita e sul senso delle cose (da qui il titolo), ripercorse con curiosità genuina e quasi infantile, andando oltre le categorie scientifiche.
Appare evidente come, in questo momento in cui la scienza deve combattere contro chi la reputa inutile o inaffidabile, ripartire da zero e ricordare quali siano le cosiddette domande fondamentali può riportarci alle radici, che è quello di cui abbiamo bisogno per scoprire e stupirci come facevamo da bambini.
Forse così, pur con i dovuti limiti, possiamo trovare risposta alle domande che ci poniamo ultimamente in maniera più pressante e che girano tutt’intorno a un quesito: è giusto che anche chi non è un tecnico possa esprimersi su argomenti scientifici? E ancor più, è corretto che la scienza dica a qualcuno «tu non hai capisci nulla».
La scienza nasce, in tutti i suoi ambiti e nelle sue diramazioni, per comprendere e aiutare a comprendere meglio il mondo che ci circonda, senza presunzione ma anche con tanta curiosità per le infinite sfaccettature della natura.
Attraverso uno stile lineare, leggero, comprensibile anche a chi come il sottoscritto di scienza non capisce molto, Richard Feynman ci accompagna con le sue lezioni alla comprensione di alcuni dei misteri più interessanti, guidato da una incrollabile certezza: la scienza è una continua ricerca, e va approcciata con umiltà, rispetto e attenzione a quelli che sono i fenomeni naturali che osserviamo.
E forse così ne usciremo davvero migliori.
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